Via il Superbollo, la tassa sulla laurea e sugli intrattenimenti: così il governo Meloni taglia le micro-imposte

L’esecutivo vuole cancellare i piccoli tributi, che portano solo 152 milioni di euro allo Stato

Via il superbollo, le tasse sulla laurea e quelle sugli intrattenimenti. Il governo Meloni pensa di tagliare le micro-imposte. Come la tassa sulle auto di grande cilindrata. Che pagano i possessori di auto di potenza superiore a 185 Kw. Il cui costo è di 20 euro per ogni Kw oltre il limite. Per esempio un’Audi SQ7 con una potenza di 373 kW: paga 3.760 euro in più rispetto al bollo ordinario. La lista delle micro-imposte da cancellare, spiega oggi Il Messaggero, è ancora in via di predisposizione dalle parti del ministero dell’Economia. E andrà a colpire anche le tasse sull’intrattenimento. Come quella sul biliardino. Che ha fatto arrabbiare tutti nel giugno scorso prima che si scoprisse che bastava un’autocertificazione per schivare i 4 mila euro di multa.


La rottamazione delle tasse

Un’altra tassa che finirà rottamata è quella sulla laurea e sugli esami all’università. Che porta nelle casse dell’Erario solo un milione di euro all’anno. Via anche le tasse sul pubblico insegnamento, sull’iscrizione a scuola e per gli esami di idoneità e maturità. Sparirà anche quella sul rilascio dei diplomi, che oggi porta 44 milioni. Dall’abolizione dei microtributi, come ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, l’Erario perderebbe in totale 152 milioni di euro. Uno sforzo sostenibile per le casse statali. E che piacerebbe molto ai contribuenti. La delega fiscale è in discussione alla Camera. Potrebbe essere approvata prima dell’estate. Poi partirà la fase attuativa.


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