Taglio al cuneo fiscale, quanto costa la misura: la corsa contro il tempo per trovare le risorse entro dicembre

Non rinnovare il provvedimento potrebbe avere un effetto controproducente sull’economia e sulla fiducia delle famiglie

Cinque miliardi per sei mesi, quindi dieci miliardi di euro all’anno se si vuole stabilizzare la misura. A tanto ammonterebbe il costo del taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni. Un provvedimento che per ora ha una scadenza: dicembre 2023. Ma se si vuole rendere la misura efficace, bisogna rinnovarla per altri 12 mesi. Meglio ancora, stabilizzarla. Se il viceministro Leo dalle pagine del Corriere della Sera apre a un cauto ottimismo per le stime preliminari sul Pil, la cui crescita potrebbe garantire le risorse per il taglio, l’economista Tito Boeri su la Repubblica spiega perché sia assolutamente necessario rifinanziare la misura, che altrimenti potrebbe avere effetti negativi e controproducenti sull’economia. Il taglio così imaginato dall’esecutivo è di 4 punti per i contribuenti e vale circa 5 miliardi di euro di spesa per sei mesi, circa il doppio in un anno. Il beneficio effettivo è però inferiore, di circa 7 miliardi, perché diminuendo gli oneri sociali aumenta il reddito imponibile e quindi le tasse sul reddito. Negli ultimi 20 mesi il potere di acquisto degli italiani si è eroso di circa il 10 per cento, a causa della corsa dei prezzi e dell’aumento dell’inflazione. «Il monte salari complessivo di chi ha retribuzioni fino a 35 mila euro (i beneficiari del taglio) è di circa 220 miliardi», scrive Boeri con Roberto Perotti, e quindi l’inflazione si sarebbe mangiata circa 22 miliardi di euro dagli stipendi della platea di beneficiari. Un terzo dei quali verrebbe così compensato dal provvedimento del governo. Che però scade a fine anno, così come scadrà anche il taglio Draghi, che vale altri 3,4 miliardi di euro. Le risorse necessarie a mantenere gli sconti sulle imposte equivalgono a circa lo 0,5 del Pil. E, Boeri si spinge a dire, vanno assolutamente reperite perché il mancato rinnovo del taglio al cuneo fiscale rischia di creare incertezza e togliere credibilità a tentativi futuri di tagli di tasse. 


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