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Il meteorologo e il ciclone Minerva in Emilia-Romagna: «È una depressione esplosiva». Altri 10 giorni di maltempo

17 Maggio 2023 - 04:54 Redazione
maltempo emilia romagna ciclone minerva depressione esplosiva
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Luca Lombroso dell'Osservatorio Geofisico di Modena e Reggio: è un fenomeno diverso dai soliti

Luca Lombroso, meteorologo dell’Osservatorio geofisico dell’università di Modena e Reggio, dice che il nubifragio che ha colpito l’Emilia-Romagna è la tempesta perfetta. E sostiene di non aver mai visto nulla di simile. Aggiungendo che i fenomeni temporaleschi nel futuro saranno così: più intensi e più rari. Lombardo spiega perché il servizio meteo AM definisce il ciclone Minerva una «depressione esplosiva»: «È la definizione scientifica che segnala tanta energia in gioco. Tanta davvero. Questa situazione a maggio è senza precedenti nei mie 35 anni di previsioni». In un’intervista al Quotidiano Nazionale Lombroso spiega cosa sta succedendo: «C’è aria calda, decisamente sopra la media, nell’Est Europa, nei Balcani, in Turchia, nel Nord Africa. C’è aria fredda nell’Europa occidentale». La variazione di pressione supera i 24 millibar in 24 ore: «Quanto sta succedendo non è altro che lo smaltimento della differenza di temperatura tra le due zone». La «depressione esplosiva» sta scatenando un fenomeno diverso dai soliti. Diluvia in mezza Italia e appena c’è un attimo di tregua subito dopo ricomincia. «Nei territori più esposti, come in Emilia-Romagna e nelle Marche, la caduta di 200 litri d’acqua ogni metro quadrato conferma il pericolo di esondazioni e alluvioni. Seguiranno 48 ore di relativa tregua. Poi da venerdì ricomincerà a piovere. Dove i suoli sono già saturi questo significa nuovi rischi». Il meteorologo spiega che «a stupire è il tipo di precipitazioni: autunnali, come a ottobre e novembre. Anche se, in assoluto, maggio è da sempre un mese instabile. Le punte di 35 gradi di dodici mesi fa, certo meno spiacevoli, rappresentano infatti una deviazione molto più significativa dai valori standard».

L’inevitabile e l’ingestibile

Per Lombroso ormai «stiamo entrando in un paradigma di estremizzazione dei fenomeni climatici. Sarà più caldo e pioverà di meno, ma, attenzione: quando pioverà, le precipitazioni saranno molto più intense. Proprio come in questi giorni». E quindi per difendersi «tutti, senza distinzione, dovranno seguire con attenzione i bollettini meteo. Serve una nuova cultura. Gli avvisi di allerta spesso sono derisi. Invece vanno presi molto sul serio da parte di tutti i cittadini». L’Italia deve proteggersi «gestendo l’inevitabile ed evitando l’ingestibile. L’inevitabile si gestisce migliorando la cultura del clima e l’autocomportamento dei cittadini». Mentre l’ingestibile «si evita, a livello statale, concorrendo con gli altri paesi Ue a lavorare per la riduzione dei gas serra. È l’unica strada da percorrere. Ci piaccia o no».

Altri 10 giorni di maltempo

Secondo le previsioni ci aspettano altri dieci giorni di tempo instabile e con temperature sotto la media, tutto il contrario del maggio 2021 in cui si registò un mese secco e bollente. Le piogge proseguiranno, interessando soprattutto l’Emilia-Romagna e il Tirreno, solo giovedì ci sarà una breve tregua. L’Italia si trova in una fase interciclonica. Infatti, il ciclone tunisino nato tra Algeria, Tunisia e Libia e che ha causato anche temporali nel Sahara, se lunedì ha colpito la Sicilia e gran parte del Sud ora sta raggiungendo il medio Adriatico e causerà ancora forte maltempo. Le piogge più intense sono attese di nuovo su Romagna, alte Marche e basso Tirreno.

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