Maltempo in Emilia-Romagna, 9 morti e alcuni dispersi. Migliaia di sfollati e fiumi esondati, nuova allerta rossa in Romagna

Continuano le operazioni di soccorso per liberare le persone da acqua e fango: caduti 200 millimetri di pioggia in 24 ore

La pioggia caduta incessante negli ultimi giorni in Emilia-Romagna sta provocato disagi estremi in tutta la regione. Secondo il ministro per la Protezione civile praticamente tutti i fiumi hanno tracimato e sono decine i paesi sommersi dall’acqua. Centinaia anche le frane e le operazioni di soccorso in aiuto della popolazione: in tutta l’Emilia Romagna sono caduti circa 200 millimetri di pioggia in meno di 24 ore. Il bilancio delle vittime continua a crescere. La nona vittima del maltempo sarebbe un uomo di 44 anni, morto annegato alle 13 a san Lazzaro di Savona mentre si calava in un pozzo davanti alla sua abitazione con una pompa per svuotarlo dall’acqua e ripulire il suo garage allagato. Gli altri corpi recuperati sono tre a Forlì, tre a Cesena, una donna a Cesenatico e un uomo nel ravennate. Tra le vittime, un anziano è stato trovato morto in via Firenze a Forlì, vicino agli argini del fiume Montone: è morto annegato al piano terra della sua abitazione. La moglie è stata soccorsa al piano superiore alle ore 22. Ha riferito di non sapere dove fosse il marito, che è stato poi trovato senza vita. Altre due vittime sono state trovate dai sommozzatori a Forlì: si trovava di un uomo e di una donna trovati privi di vita nel quartiere Cava in via Padelli. Un’altra vittima accertata è stata trovata in provincia di Ravenna: il corpo è stato trovato in un’auto che è stata travolta dall’acqua. La quinta vittima è stata trovata sulla spiaggia di Cesena: si tratta di una donna di origine tedesca. Al contempo è stata interrotta la circolazione di diversi treni sulle linee fra Bologna-Rimini, fra Forlì e Rimini, fra Ferrara-Rimini, e fra Ravenna e Rimini. I treni a lunga percorrenza e regionali sono limitati a Bologna, Forlì, Rimini e Pesaro. Intanto continuano a tracimare i fiumi. Migliaia le persone evacuate a seguito di strutture allagate e fiumi in piena o esondati, dopo la rottura degli argini. Molte zone sono allagate e le evacuazioni continuano. «La realtà ha superato le peggiori previsioni», ha detto il presidente della regione Stefano Bonaccini. Il fiume Santerno a Ravenna e il Lamone sono esondati. Le popolazioni sono state evacuate. I fiumi esondati, fa sapere la Regione, sono in totale 14. E le previsioni non promettono miglioramenti per le prossime ore: in Romagna, pianura bolognese e modenese, è stata emessa una nuova allerta rossa a causa delle piene dei fiumi. A Rimini e in gran parte dei comuni costieri e pedemontani della provincia riapriranno invece le scuole


Fiumi esondati in diverse zone

La Regione fa sapere che sono 21 i fiumi esondati, anche in più punti. L’elenco comprende Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Diciannove i corsi d’acqua registrano invece superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento. Sono Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna. Allagamenti diffusi in 23 comuni: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione. Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate. Complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto. Altri 22 sono sul punto di esondare. In Appennino poi ci sono state circa 150 frane gravi.


A Faenza esondazioni ed evacuazioni

A Faenza c’è chi chiede aiuto sui social network: «Aiuto, siamo a due gradini poi c’è il balcone, abbiamo due bambini», scrive Riccardo. O ancora «via Pantoli 29, l’acqua sta salendo velocemente arrivando all’ultimo piano», dice Fabrizio. Le previsioni dicono che fino alle 12 di oggi sono previsti 60 millimetri di acqua. La situazione più delicata al momento è quella della città di Faenza (Ravenna), già duramente colpita dall’ondata di inizio maggio. Verso le 21 è esondato il Lamone che stavolta, però, ha rotto l’argine anche sul lato sinistro facendo riversare l’inondazione verso il centro della città, dove l’acqua ha superato in alcuni punti anche i primi piani delle case. Molte persone cercano aiuto sui tetti e sono in corso i soccorsi. In molte zone di Faenza non c’è la corrente elettrica e le linee telefoniche sono intasate. La città è per buona parte al buio e sommersa dall’acqua. Attualmente anche le linee internet di rete mobile hanno difficoltà non solo a Faenza ma in tutta la Romagna. In città ci sono persone che cercano aiuto dai tetti e sono in corso i soccorsi. In alcune strade l’acqua ha ormai superato i primi piani delle case. I soccorsi arrivano anche con gli elicotteri.

La situazione a Cesena e a Forlì

È esondato anche il Savio a Cesena, allagando una parte della città a ridosso del centro, così come il Montone a Forlì. La situazione riguarda però praticamente tutti i fiumi del Forlivese, del Cesenate, del Ravennate e di parte delle province di Bologna e di Rimini. Evacuazioni sono in corso in moltissimi centri dell’area interessata, praticamente in tutte le zone lungo le aste dei fiumi. Sindaci, soccorritori e Protezione civile stanno invitando tutte le persone che abitano lungo il corso dei fiumi a salire ai piani alti, se necessario anche sui tetti, perché si prevedono nuove esondazioni e le previsioni del tempo dicono che cadrà ancora molta pioggia, almeno fino a oggi pomeriggio. Sono attesi ancora 60 millimetri di pioggia, che finirà tutta nei fiumi perché il terreno è già saturo d’acqua dopo l’inondazione delle scorse settimane.

Cosa succede a Bagnacavallo e a Castel Bolognese

Nella notte i fiumi hanno continuato a uscire dagli argini e l’acqua invade diverse aree della Romagna. A Bagnacavallo (Ravenna) il Lamone. «La situazione degli allagamenti sta rapidamente peggiorando in buona parte del territorio a seguito della rottura dell’argine a Boncellino e delle criticità sulla rete scolante», avvisa il Comune. Molte strade non sono percorribili e si stanno verificando esondazioni anche sul fiume Senio in località Cotignola. Sono stati allestiti punti di accoglienza e la raccomandazione è di rimanere ai piani alti. Allagamenti anche a Castel Bolognese, con il Senio in paese. Il sindaco Luca Dalla Godenza dice che il paese è invaso dall’acqua del Senio, anche nelle vie del centro: «La notte più difficile. Stiamo cercando di raccogliere tutte le segnalazioni e coordinare i soccorsi. Abbiamo difficoltà enormi, ma non molliamo. Invitiamo ancora una volta ad andare ai piani più alti e a segnalare solamente situazioni di estrema necessità. Il fiume non ci dà tregua ma ce la mettiamo tutta».

Il pericolo per il fiume Ravone a Bologna e le autostrade

Il comune di Bologna intanto lancia l’allarme per il fiume Ravone, anch’esso a rischio esondazione: «Salire al primo piano in via Montenero, via del Chiù, via della Ghisiliera e in tutte le vie adiacenti al torrente Ravone per rischio esondazione. Non recarsi nelle cantine e nei negozi». Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale fa il punto: «Il Centro operativo comunale e i soccorsi sono stati operativi per tutta la notte, con un grandissimo apporto di volontari che ci sono venuti in aiuto. Siamo stati costretti ad evacuare moltissime persone durante la notte». Autostrade per l’Italia comunica che a causa delle forti piogge che da oltre 24 ore stanno interessando in particolare i settori orientali dell’Emilia-Romagna, si stanno «determinando diffusi allagamenti nell’area romagnola dove in molti casi lungo la A14 l’acqua ha raggiunto il piano viabile”: il transito “è sconsigliato» e non è esclusa “la possibilità di chiudere temporaneamente al traffico alcuni tratti della stessa A14 tra Castel San Pietro e Cattolica».

Scuole chiuse e treni fermi

Anche oggi in quasi tutta l’area che va da Rimini a Bologna le scuole saranno chiuse e la circolazione ferroviaria interrotta. In molte zone, anche quelle non colpite direttamente dalle inondazioni, ci sono interruzioni di energia elettrica. I soccorritori sono al lavoro ovunque. Gli appelli che si ripetono in queste ore invitano a mettere al primo posto la propria personale incolumità. Il comune di Ravenna ha chiesto agli abitanti della zona di Ponte Nuovo di andare nei piani alti. Intanto il fiume Santerno tra Ca’ di Lugo e San Lorenzo, nel territorio comunale di Lugo, in provincia di Ravenna è esondato. Ieri pomeriggio in via precauzionale era stato chiuso il ponte di Ca’ di Lugo e erano state evacuate le abitazioni in prossimità e nei luoghi a rischio.

L’esondazione del fiume Santerno e del Sillaro

L’arrivo della piena straordinaria del fiume Santerno aveva per questo portato il sindaco a ordinare a tutti coloro che risiedono in zone prossime ai fiumi, degli abitati di San Lorenzo, Villa San Martino, Ca di Lugo, Santa Maria in Fabriago, Belricetto, San Bernardino, Giovecca, Bizzuno, San Potito, di spostarsi ai piani superiori, o, se non possibile, lasciare l’abitazione. Sono predisposti punti di raccolta presso il Pala Sabin, in via Sabin, 50 a Lugo, o presso il Pala Lumagni, via Lumagni, 34 sempre a Lugo. Il sindaco di Medicina (Bologna) Matteo Montanari ha fatto sapere che è esondato anche il Sillaro: «I sopralluoghi effettuati hanno evidenziato una tracimazione e una potenziale rottura alla base del fiume Sillaro. Per questo motivo abbiamo disposto l’evacuazione del centro abitato di Portonovo a partire dalle abitazioni più vicine al fiume visto il progressivo aumento della fuoriuscita». Il primo cittadino ha fatto sapere che «sono aperti e a disposizione delle famiglie evacuate in situazioni di necessità il Centro Ca Nova a Medicina in via San Carlo 1331 e il Centro Sociale a Sant’Antonio in via Cappelletti». Dalle ore 23 è sospesa la circolazione dei treni tra Ravenna e Ferrara. Il casello di Pesaro dell’autostrada A14 in direzione nord è stato chiuso sia in entrata sia in uscita per allagamento: nella zona è presente un sottopasso. È invece aperto il casello in direzione sud, dove non si trovano sottopassi.

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