Gli incassi da 200 mila euro di TheBorderline, la società degli youtuber dell’incidente di Casal Palocco

La dinamica dello schianto e l’esame dei video. Il fatturato della srl. E la possibilità di un’iscrizione in concorso

TheBorderline srl, la società di Matteo Di Pietro e Leonardo Golinelli, ha un fatturato pari a 200 mila euro l’anno. La società degli youtuber dell’incidente stradale di Casal Palocco a Roma è nata solo nel 2022. Di Paolo, risultato positivo ai cannabinoidi, è indagato per omicidio stradale. Il socio, studente di economia all’università Bocconi, non era invece sul Suv Lamborghini nel momento dello schianto che ha causato la morte di Manuel Proietti, 5 anni, e il ferimento della madre Elena Uccello (28) e della sorellina di 4 anni. A bordo con Di Pietro c’erano Alessio Ciaffaroni e Vito Loiacono. La ragazzina è stata dimessa ieri. Mentre i video che ricostruiscono la dinamica dell’incidente sono in mano alla polizia. In uno dei filmati si vedono i ragazzi nell’automobile che sfottono proprio una Smart. Come quella contro cui si scontrano successivamente.


La dinamica dell’incidente e i video

Sull’incidente la versione degli youtuber è che la donna alla guida abbia effettuato una manovra azzardata e che loro non stessero superando i limiti di velocità. Il Suv si è schiantato sulla Smart mentre Elena Uccello stava girando da via di Macchia Saponara a sinistra su via Mirteto. I testimoni raccontano che un’auto si è fermata per far passare la Smart. E la Lamborghini l’ha superata schiantandosi sulla citycar. Le immagini della telecamera interna dell’auto dei quattro ragazzi, tutti tra i 20 e i 22 anni, forse faranno chiarezza. Intanto si indaga anche sul noleggio. Perché bisogna valutare se i ragazzi potevano prendere l’auto e se avevano i requisiti necessari per affittarla e utilizzarla. Il codice della strada non prevede che si guidi un’auto di così alta cilindrata da neopatentati. Ma il Messaggero scrive che Di Pietro ha preso la patente a 18 anni.


Il fatturato di TheBorderline

Intanto l’edizione romana di Repubblica racconta il fatturato di TheBorderline. Nella società a responsabilità limitata è presente anche una terza persona, che però è estranea all’incidente. I ricavi nel primo anno sono arrivati a 191 mila euro, le spese sono di 121 mila euro. L’utile dell’esercizio è stato di 46 mila euro. Skylimit invece è la società che ha affittato la Lamborghini. L’amministratore è Gabriele Morabito. L’azienda si trova in via dei Ruderi di Torrenova, a poca distanza dal Raccordo Anulare. Ha prodotto ricavi per 2 milioni di euro, con 15 mila euro di utili. Secondo il tariffario per noleggiare una Lamborghini Huracan si spendono 2 mila euro al giorno. Si può lasciare una cauzione di 25 mila euro con un assegno circolare o pagare un piccolo sovrapprezzo.

Il video dopo lo schianto

Intanto ci sono testimoni che raccontano che gli youtuber abbiano continuato a girare video anche dopo l’incidente stradale. «Dopo l’incidente continuavano a filmare, il papà di un altro bambino li ha ripresi, gli ha urlato ‘Ma che c…fare’ e ha discusso con i ragazzi», ha raccontato Alessandro Milano, amico della famiglia del piccolo Manuel Proietti. Di quel momento, subito dopo lo scontro, c’è un video che gira a Casal Palocco di chat in chat. Si vede l’uomo che urla, la folla che lo trattiene, la Smart accartocciata, la Lamborghini distrutta. E un ragazzo di spalle, in primo piano, con la t shirt della crew di youtuber The Borderline. Con un cellulare in mano. «Continuavano a filmare e il bimbo era morto», ripete Alessandro.

Chi è Matteo De Paolo

Intanto Matteo Di Pietro è risultato positivo ai cannabinoidi. Nel suo sangue sono state trovate tracce di droga mentre è risultato negativo all’alcol test. Il quadro indiziario comincia a farsi pesante per il giovane che era al volante del bolide preso a noleggio per compiere una sfida social: restare a bordo della Lamborghini per 50 ore di fila. Una challenge che era stata annunciata anche da un video sul loro canale da 600mila followers. Chi indaga sta verificando se nelle fasi precedenti al tragico schianto gli altri quattro (tre ragazzi e una ragazza tutti della crew TheBorderline specializzati in challenge sul web) a bordo della Lamborghini blu stessero effettuando dei video, con i cellulari, o stessero incitando il loro amico alla guida.

L’iscrizione in concorso

Gli elementi potrebbero portare all’iscrizione ‘in concorso’ nel registro degli indagati per gli altri. In questo ambito sarà determinante l’analisi dei cellulari dei cinque ragazzi, già sequestrati ieri sera. Gli agenti della polizia Locale di Roma Capitale stanno, intanto, mettendo in fila i tasselli dell’indagine: sono stati ascoltati testimoni e analizzate le telecamere presenti in zona che potrebbero avere ripreso le fasi precedenti lo schianto. Per accertare a quale velocità viaggiasse l’auto la Procura, comunque, disporrà una consulenza e verifiche verranno effettuate per capire se effettivamente quel tipo di auto potesse essere affidata ai dei ventenni. L’unica certezza, al momento, è che sull’asfalto non sono stati individuati segni di frenata.

Chi sono i TheBorderline

I cinque youtuber dei The Borderline sono un collettivo romano con 601 mila followers. Da poco più di tre anni sono diventati tra gli influencer più seguiti. «Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi!», scrivono nella descrizione del loro canale YouTube. Il principale ispiratore delle loro sfide è MrBeast, 25enne americano celebre per le sue sfide fuori dal comune. E così si ingegnano per cercare sempre nuove idee, da quelle più divertenti a quelle più pericolose. L’ultimo video risale a cinque giorni fa quando hanno cercato di resistere 24 ore su una mini zattera galleggiante in mezzo al lago di Albano, alle porte di Roma. Invece quella di “vivere” per 50 ore su un’auto senza mai scendere era un’idea che il collettivo di influencer aveva già realizzato 10 mesi fa, ottenendo un ottimo successo con oltre 2 milioni di visualizzazioni.

L’ultimo video

In uno degli ultimi video pubblicati da uno di loro il ragazzo si prende gioco delle auto di basso costo, prendendo come esempio proprio una Smart, la city car sulla quale viaggiava il bimbo morto insieme con la mamma e la sorellina. «Sono il protagonista di Fast&Furious 27», urla davanti al telefonino. E ancora: «Ma questo con la Smart cosa sta facendo? A bello la macchina tua costa 300 euro usata al Conad. Me sembra de cavalca’ un drago». E nelle storie di Instagram ieri comparivano con la “Lambo” anche davanti ad un McDonald’s. Qualche ora dopo lo schianto fatale.

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