I 29 giovanissimi Alfieri della Repubblica scelti da Mattarella – Le loro storie

Il tema che ha ispirato l’assegnazione degli attestati quest’anno è la solidarietà per l’ambiente e la cultura

Sergio Mattarella ha scelto i suoi Alfieri della Repubblica, l’onorificenza istituita nel 2010 con l’obiettivo di premiare giovani e giovanissimi che si sono contraddistinti per le loro azioni e i loro comportamenti si sono contraddistinti durante l’anno e hanno dato prova di essere un esempio di buoni cittadini. Quest’anno il Quirinale ha scelto 29 persone, tutti nati dal 2000 in poi, e il tema che ha ispirato l’assegnazione degli attestati è la solidarietà per l’ambiente e la cultura, comune a tante storie tra quelle insignite quest’anno. «Le alluvioni che nel 2023 hanno colpito il nostro territorio, in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani», si legge nella nota del Quirinale, «gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze. La Presidenza sottolinea come i casi scelti non costituiscono esempi «di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare». Ai riconoscimenti orientati al tema annuale, si affiancano attestati d’onore relativi ad atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici». Il Quirinale, che ha assegnato anche tre targhe «per azioni collettive di giovani e giovanissimi che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà», sottolinea anche come oltre al tema di quest’anno sono state selezionate storie particolarmente meritevoli perché dimostrazione di «atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici».


Le 29 storie premiate

Queste le storie delle 29 persone che hanno ricevuto l’attestato di Alfiere della Repubblica:


  1. Emanuele Nicola Affaticati, classe 2008, residente in provincia di Piacenza, è stato insignito dell’onorificenza per aver sventato, con coraggio, il piano di un uomo intenzionato ad uccidere la sua ex compagna. Il ragazzo ha sentito un uomo parlare al telefono in treno e rivelare le sue intenzioni, ha così allertato immediatamente le forze dell’ordine;
  2. Giulia Andreasi, nata nel 2005 e residente a Roma. Perché ha saputo trasformare la sua passione per la tecnologia e le scienze in progetti di utilità sociale. In particolare, ha ideato una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile
  3. Selim Ayach, classe 2007 e residente a Gatteo (Forlì-Cesena) ha ricevuto l’attestato al merito per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole così la vita: una anziana signora, appena scesa da un autobus, si è accasciata a terra in preda a un malore, ma, per sua fortuna Selim stava passando da lì in quel momento e, avendo assistito alla scena, si è subito precipitato verso la donna attivando i primi soccorsi e praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari. La consapevolezza di essere riuscito a salvare una vita e il desiderio di poter aiutare altre persone lo hanno spinto a intraprendere il percorso per diventare un volontario della Croce Rossa
  4. Abderrahim Ben Rhouma, nato nel 2010 e residente a Cesena è stato scelto per la solidarietà e l’impegno profuso a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna: per l’esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia
  5. Guido Betti, nato nel 2005 e residente a Ravenna è diventato alfiere della Repubblica per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna
  6. Marta Camerlo, classe 2009. residente a Rivarolo Canavese (Torino) si è distinta per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata: la sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita
  7. Francesco Colasanti, nato nel 2005 e residente a Pofi (Frosinone), è stato premiato per l’impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale. La passione per la tecnologia, insieme alla sua spiccata sensibilità, gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale
  8. Caterina Contento, nata nel 2005 e residente a Montevecchia (Lecco) è stata scelta per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente: le sue ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione sono state determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile
  9. Giulia Di Cariano, classe 2006, residente a Calitri (Avellino) è stata selezionata per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio di grandi temi sociali: l’amore incondizionato per la sua terra si riflette nella scelta di recensire testi di autori irpini, racconti e testimonianze di difficoltà e bellezza della vita nelle aree interne
  10. Valeria Frasca, nata nel 2006 e residente a Forlì è stata scelta per la solidarietà e l’impegno dimostrati nelle fasi immediatamente successive alla disastrosa alluvione che ha colpito la sua città: Forlì: dal giorno immediatamente successivo alla tragica alluvione che ha colpito la città di Forlì e la Romagna, Valeria si è presentata al punto di raccolta dei volontari allestito dal Comitato di quartiere e ha prestato servizio per tanti giorni successivi, aiutando gli alluvionati e coordinando l’attività dei giovani provenienti da ogni parte d’Italia
  11. Letizia Galletti, nata nel 2004 e residente a Lugo (Ravenna) è stata nominata Alfiere della Repubblica per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della recente alluvione in Emilia Romagna. Alcuni anziani hanno persino espresso il desiderio di non rientrare subito a casa per poter continuare a vivere in quel contesto così familiare
  12. Sofia Gentile (12/3/2005), residente a Vittoria (Ragusa) è stata insignita dell’onorificenza per aver saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità. Il canto all’unisono delle voci del suo coro è diventato strumento di coesione sociale
  13. Sebastiano Guazzeroni, classe 2015, residente a Paciano (Perugia) è stato scelto per il coraggio dimostrato, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore accusato dal padre. Sebastiano camminava nei boschi dell’Umbria insieme al padre quando all’improvviso il papà ha accusato un malore ed è svenuto. Il bambino, spaventato ma lucido, è tornato indietro lungo il sentiero che aveva percorso e, dopo una corsa di quasi due chilometri, ha finalmente incontrato delle persone che lo hanno aiutato ad attivare i soccorsi
  14. Irene Marabini, nata nel 2014 e residente a Loreto (Ancona) è stata scelta per lo spirito di accoglienza e la spontaneità dei gesti con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra ad ambientarsi nel nostro Paese. Irene è una bambina che ha accolto con grande amicizia e generosità un nuovo compagno di classe ucraino, fuggito dalla guerra e ospite, insieme alla mamma, presso una struttura di Loreto
  15. Nicole Minardi, nata nel 2010 e residente a Parma si è distinta per la tenacia con cui affronta la sindrome Pan-Pandas, ancora poco nota. Dalle sue difficoltà e dalle sue sofferenze ha tratto anche la forza per dedicarsi con energia a diffondere la conoscenza della patologia e a promuoverne il riconoscimento tra le malattie rare
  16. Ginevra Minetti (27/8/2007) residente a Montemurlo (Prato), è stata premiata per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati ai quali non ha mai fatto mancare un sorriso rassicurante
  17. Filippo Mutta (22/4/2006) residente a Marano Vicentino (VI) è diventato Alfiere per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività: ha realizzato infatti un nuovo sistema operativo, denominato MicroKosm, con cui è riuscito a portare l’Italia sul podio in un contest europeo.
  18. Elisa Palombo (11/2/2010), residente a Torchiarolo (Brindisi), è stata scelta per aver ridato voce, attraverso la sua penna, a una giovane vittima di mafia: una giovane uccisa per aver avuto il coraggio di allontanarsi da ambienti criminali, rompendo la logica di omertà e di intimidazione
  19. Giovanni Prestinice (29/8/2010), residente a Crotone, è stato selezionato per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti.
  20. Adele Ricci (27/7/2011), residente ad Ameglia (La Spezia). Per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà, il suo impegno costituisce un esempio: il traguardo di una società più inclusiva può essere raggiunto anche attraverso la semplicità di piccoli gesti silenziosi
  21. Matteo Ridlfi (17/2/2010), residente a Colognola ai Colli (Verona). Per la prontezza con cui ha praticato il massaggio cardiaco a un uomo di 65 anni, colto da malore, salvandogli così la vita. Un’azione coraggiosa, che si fonda su un valore di solidarietà, sull’importanza cioè di non voltarsi dall’altra parte quando qualcuno è in difficoltà
  22. Fatima Sadkaoui (16/3/2009), residente a Torrebelvicino (Vicenza). Per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal, condividendo con lui i testi utilizzati per imparare la lingua italiana e traducendo in francese, lingua veicolare del compagno, quanto richiesto dagli insegnanti. La sua spontanea attività di mediatrice culturale ha favorito la progressiva integrazione del compagno all’interno della classe
  23. Lorenzo Sassaro (1/12/2006), residente a Valdagno (Vicenza). Per l’impegno e il rigore metodologico utilizzato nella ricerca astronomica, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. Dopo mesi di osservazione e studio della Nebulosa Carena e dei dati recuperati da telescopi survey posizionati sulla Terra e sui satelliti, l’impegno di Lorenzo è stato ripagato da questa scoperta. Il suo esempio può aiutare altri giovani studenti a coltivare la passione per la scienza e la ricerca
  24. Alfonso Stigliani (29/7/2005), residente a Matera. Per la maturità e la profondità con cui si è raccontato in un libro autobiografico. Essere capaci di chiedere aiuto quando si è in difficoltà è un grande tema generazionale: discuterne può servire anche a tanti coetanei che vivono momenti di disagio. In quelle pagine ha deciso di raccontare il periodo del Covid e di come questo gli sia servito per affrontare i suoi problemi di adolescente e per recuperare il difficile rapporto che aveva con il padre
  25. Emanuela Tessitore (12/9/2005), residente a Succivo (Caserta). Per l’impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia. Il carattere con cui ha supportato i compagni di classe più bisognosi l’ha resa fonte di ispirazione per tanti coetanei
  26. Damiano Toniolo (19/6/2008), residente a Villa del Conte (Padova). Per la passione genuina con cui accudisce le sue galline, dalla prima gallina vinta a una pesca paesana alla realizzazione della sua piccola fattoria, da cui ha tratto poi l’ispirazione per scrivere un libro il cui ricavato è stato devoluto interamente in beneficienza
  27. Michele Vigilante (14/7/2006), residente a San Marco in Lamis (Foggia). Per l’impegno nella promozione del valore sociale della lettura. Umile e generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio, è per i suoi compagni un punto di riferimento. Da volontario si spende non soltanto tra i coetanei, ma anche tra le persone anziane, offrendo loro momenti di serenità, di condivisione, di riflessione
  28. Matteo Violani (27/4/2006), residente a Faenza (Ravenna). Per il servizio di volontariato prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la sua città. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità
  29. Matteo Zago (28/9/2015), residente a Bolzano. Per la prontezza con cui ha fermato un veicolo in movimento e salvato la vita al padre. Matteo si trovava da solo in macchina con suo padre che, all’improvviso, ha perso i sensi a causa di un malore. Senza farsi paralizzare dalla paura, il bambino, nonostante la giovanissima età, si è slacciato la cintura, ha spostato la gamba del papà dall’acceleratore, ha premuto il pedale del freno ed è riuscito a fermare l’auto. Quindi, resosi conto della gravità delle condizioni del padre, ha preso il cellulare e ha attivato i soccorsi che, intervenuti poco dopo, hanno salvato la vita all’uomo

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