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Come saranno le nuove cabine telefoniche digitali: touch screen, informazioni culturali e il tasto «Women+»

30 Settembre 2023 - 08:58 Antonio Di Noto
In caso di pericolo, sarà possibile chiamare i soccorsi. Arriveranno in 13 città italiane dopo lo smantellamento dei vecchi modelli

Stanno arrivando le nuove cabine telefoniche, e faranno molto di più oltre a telefonare. Questa estate, Tim ha annunciato lo smantellamento delle ultime 15 mila cabine telefoniche del Paese, rese ormai obsolete dalla diffusione capillare dei cellulari. Ma ciò non vuol dire che i telefoni pubblici verranno abbandonati, anzi. Pietro Labriola, amministratore delegato del gruppo Tim, ha presentato il nuovo modello alla Italian Tech Week. Si tratta di totem «intelligenti» grazie ai quali si potrà usufruire di numerosi servizi e contenuti. Sul touch screen c’è l’infotainment, e potranno essere usate come punti di ricarica per i propri dispositivi elettronici, si potranno effettuare pagamenti digitali e chiamate gratuite verso numeri fissi e mobili nazionali. Prevista anche la diffusione di informazioni utili da parte del comune per cittadini e turisti.

Come funzionano

Si tratta quindi della programmazione di cinema e teatri, festival, concerti, eventi e iniziative culturali. Ma si potranno anche prenotare ristoranti e chiamare i taxi, consultare il meteo e ottenere info sul trasporto pubblico e sulla viabilità. Si partirà da Milano, dove, nel 1952 in Piazza San Babila, venne installata la prima cabina telefonica d’Italia. Cabine che ora puntano a contribuire alla sicurezza dei cittadini con il tasto denominato Women+, grazie al quale sarà possibile chiamare i soccorsi in caso di pericolo. Inoltre, i totem fungeranno da punti di sorveglianza. Al momento sono in lavorazione 2,5 mila cabine digitali che verranno installate nelle 13 principali città italiane. A Milano saranno 450. «L’innovazione è la chiave per offrire soluzioni più efficienti e portare benefici concreti alla collettività. Con questo progetto trasformiamo la cabina tradizionale, nata negli anni ’50, in uno sportello multiservizi di nuova generazione che contribuirà a rendere le nostre città più sostenibili», ha dichiarato Labriola citato dal Corriere della Sera.

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