Roma, la modella Yashenko davanti ai pm: «Non ho bisogno di soldi, amavo il Principe. Ora gli uomini hanno paura di me»

La 37enne è accusata di circonvenzione di incapace perché avrebbe portato via al nobile un milione e 350mila euro durante la loro relazione sfruttando l’infermità psichica del nobile

Nuovo capitolo della vicenda amorosa e giudiziaria che ha come protagonisti la modella e influncer bielorussa Tanya Yashenko e il principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa. La 37enne, accusata di circonvenzione di incapace perché gli avrebbe portato via un milione e 350mila euro durante la loro relazione sfruttando l’infermità psichica del nobile, è stata ascoltata ieri dal pm. Durante l’interrogatorio Yashenko – stando a quanto scrive Corriere della Sera – si è difesa: «I regali? Dalla borsa agli orologi, certo che me li ha fatti tutti Giacomo. Ma io sono stata con lui per amore», dice la modella, sottolineando inoltre di non aver bisogno dei soldi del principe. «Mi sono sempre impegnata fin da ragazza a guadagnare», spiega.


L’infermità fisica del nobile e i regali

Sull’infermità fisica, invece, la 37enne afferma: «Che dire, è strano, con me si è sempre comportato in modo lucido. L’unica cosa certa è che ha finito per portarmi via tutto. L’affetto che avevo per lui, i sogni e pure il denaro che avevo risparmiato con il mio lavoro». Nella deposizione, della durata di 3 ore, il pubblico ministero Stefano Pizza ha elencato alla giovane la lunga lista di regali: soldi, macchine, orologi di prestigio e borse di valore. «Sono tutti suoi regali», conferma la modella. «Sarebbe stato anomalo – continua -, se non me li avesse fatti, è così quando ci si ama. Qualche aiuto me lo ha dato perché sono una persona normale. Di certo non sono stata con lui così tanto tempo per il suo conto in banca. Ero convinta di passare la vita insieme a lui. E invece è andato tutto in fumo».


Il trauma

Yashenko ha inoltre ricordato il trauma che avrebbe vissuto dopo la denuncia fatta dal principe. «Ricordo quel giorno come fosse ieri. È la mattina del 7 gennaio, io sto in Bielorussia insieme ai miei genitori, quando mi chiama una cara amica. Ha un tono di voce concitato. Mi dice: “Tanya, sei su tutti i giornali e le televisioni. Giacomo ti ha denunciata. Sostiene che lo hai raggirato per prendergli i soldi”. Rimango un momento in silenzio. Poi le rispondo di non scherzare. E aggiungo “Ma com’è possibile? Ho sentito Giacomo ieri sera, la solita telefonata. Normale”. Allora lei mi ha inviato il link di un servizio. Mi è crollato il mondo addosso. Telefono a Giacomo per avere una spiegazione. Mi dice di amarmi. Ogni commento è superfluo. La mia vita da quel giorno non è stata più la stessa», afferma la 37enne, aggiungendo inoltre come in quel momento, dopo la telefonata dell’amica, si sia sentita sola e abbandonata.

La fuga da Napoli

«Sono scappata a Napoli da una vecchia fiamma. Per sentirmi ancora apprezzata. In quei giorni mi sono vista trattata come un mostro. Ma io non lo sono. Ho solo mille difficoltà economiche». Infine, davanti ai suoi legali, l’influencer aggiunge una considerazione: «Chi mi vorrà più come donna dopo quello che è stato scritto su di me? Nessuno. Mi scansano tutti. Gli uomini hanno il terrore di me. Ho tanta paura di rimanere sola». 

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