Mar Rosso: nave norvegese, diretta in Italia, attaccata dai ribelli houthi. Parigi: «Abbiamo abbattuto un drone che minacciava la petroliera»

Cosa sta succedendo a largo dello Yemen e perché, anche stavolta, c’entra il conflitto tra Israele e Hamas

Quello che sta succedendo in queste ore nel Mar Rosso è complicato e destinato a lasciare degli strascichi non indifferenti, specialmente nel conflitto tra Israele e Hamas. Ieri un missile ha colpito la petroliera Strinda, battente bandiera norvegese, nello stretto di Bab-el-Mandeb, al largo dello Yemen. La Strinda era diretta in Italia ed era salpata dal porto malese di Tanjung Langsat. All’interno materie prime per biocarburanti. Nessun membro dell’equipaggio ha riportato ferite e a bordo sono riusciti a spegnere l’incendio generato dall’impatto. Tutti i 22 membri dell’equipaggio sono cittadini indiani e adesso la nave sta ora procedendo verso un porto sicuro.


La rivendicazione e il drone abbattuto da Parigi

A rivendicare l’attacco è stato il portavoce militare del movimento sciita Ansar Allah (meglio noto come Houthi). Yahya Saree ha dichiarato in video che i ribelli hanno sparato perché la nave si è rifiutata di «seguire gli avvertimenti». Gli Houthi dichiarano di agire in sostegno della Palestina e continueranno finché Israele non smetterà di attaccare la Striscia di Gaza. Il gruppo si inserisce nella cosiddetta Asse della Resistenza, con l’Iran. La marina militare francese in queste ore ha dichiarato di aver abbattuto un drone che minacciava la petroliera battente bandiera norvegese. A riferirlo l’esercito francese. La fregata multi missione (FREMM) Languedoc, si precisa nella nota diffusa, «ha intercettato e distrutto un drone che minacciava direttamente la Strinda» e si è poi «piazzata in protezione della nave colpita, impedendo il tentativo di dirottamento dell’imbarcazione».


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