«Quel ragazzo perseguita mia figlia». «No, non è vero»: e il giudice impone il braccialetto elettronico ai due giovani

Una madre di Marsala ha denunciato il fidanzato della figlia. Ma lei ha negato tutto

Una donna di Marsala, separata dal marito e con tre figli, ha presentato una denuncia nei confronti del fidanzato di sua figlia 16enne. «Ha una relazione malata, è oppressa dalla gelosia patologica del suo ragazzo. Lui è ossessivo e compulsivo, l’ha isolata dagli amici, la controlla ovunque e spesso la obbliga a saltare la scuola. È entrato persino nel registro elettronico. Lei non lo capisce, ma io ho paura», ha detto. E il giudice, fa sapere la Repubblica, ha deciso di imporre il braccialetto elettronico sia a lui che a lei. Oltre al divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dalla fidanzata e di contattarla con qualsiasi mezzo. La 16enne, studentessa di un istituto tecnico, però ha negato tutto: «Noi andiamo d’accordissimo. Sì, ogni tanto abbiamo qualche battibecco ma non come dice mia madre. Ognuno ha i suoi spazi e la sua libertà, ha detto il 20 novembre in commissariato.


La storia

Lui, 21 anni, addetto alle vendite in un supermercato, «ha interrotto tutte le sue amicizie, ha cambiato anche modo di vestire: niente più abiti attillati o scollati, solo felpe e maglie larghe. Lui non vuole neanche che mia figlia esca con me: “Può fare benissimo shopping online”, mi ha detto. Neanche dal cardiologo le ha consentito di andare, perché era un uomo. Ma soprattutto Diana è diventata chiusa e non parla con nessuno. Lui spesso la fa piangere e la insulta violentemente perché in passato ha avuto un altro ragazzo o perché non gli ubbidisce», secondo la madre. Mentre la preside della scuola della ragazza ha testimoniato che lei gli invia continuamente foto e video per fargli sapere cosa fa. Il ragazzo non l’ha mai picchiata. Ma nelle conversazioni in chat ci sono frasi pesanti: «Ammazzati, buttati dal balcone, ma di testa». Lei però è irremovibile: «Quello che faccio lo faccio di mia spontanea volontà. Io ho bisogno di lui». Il 2 dicembre è arrivata la decisione del giudice sul braccialetto elettronico.


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