Céline Dion e il racconto della malattia: «È ancora dentro di me, spero in un miracolo»

«Il mio obiettivo è riuscire a vedere di nuovo la torre Eiffel – confida a Vogue France -. Ho questa forza dentro di me»

Céline Dion torna a parlare della sua lotta contro una rara malattia, la sindrome della persona rigida, in un’intervista a Vogue France. «Sto bene, ma c’è tanto lavoro. Lo sto affrontando un giorno alla volta», sottolinea alla rivista. La Stiff-person syndrome male le è stata diagnosticata nel 2022 e nei mesi successivi è stata costretta a rimandare i suoi impegni musicali. «All’inizio mi chiedevo, perché a me? Perché è successo? Che cosa ho fatto? È colpa mia?», dice. «La vita non ti dà risposte – continua – devi imparare a viverla. Per qualche motivo ho questa malattia, per come la vedo ho due scelte, mi alleno come un’atleta e lavoro duramente oppure smetto ed è finita». La popstar canadese, che il 5 febbraio scorso è salita a sorpresa sul palco ai Grammy Awards dopo tre anni di stop, non è affatto guarita e, forse, non lo sarà mai. Nella lunga intervista spiega, inoltre, di lavorare con il suo corpo e con la sua mente con un team medico: «Non ho sconfitto la malattia, perché è ancora dentro di me e lo sarà sempre. Spero che troveremo un miracolo, un modo per curarlo con la ricerca scientifica, ma per ora devo imparare a conviverci». Il suo obiettivo? «Riuscire a vedere di nuovo la torre Eiffel – confida -. Ho questa forza dentro di me. Niente mi fermerà». In merito ad un suo eventuale ritorno sulle scene, la cantante sottolinea che non lo sa, sarà il suo fisico a dirglielo.


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