Yemen, parla l’infermiera bloccata con 30 turisti italiani: «Dipendiamo da loro per acqua e cibo»

La testimonianza della 34enne Ludovica Russo ferma a Socotra dal 29 aprile: «Ci avevano assicurato che era una zona sicura»

Ludovica Russo ha 34 anni, fa l’infermiera in Pronto Soccorso a Belluno, ed è tra i 31 turisti italiani bloccati dal 29 aprile scorso in Yemen. Una vacanza da sogno si è trasformata, infatti, in un incubo per il gruppo di viaggiatori partito il 22 aprile dall’Italia per raggiungere l’isola di Socotra. Una volta arrivati all’aeroporto per rientrare nel nostro Paese si sono ritrovati con il volo cancellato a causa della guerra civile in corso. Mentre la Farnesina sta monitorando la situazione, la 34enne Russo racconta in un’intervista al Corriere della Sera quale è lo stato della situazione. «Stiamo bene fisicamente, emotivamente è un po’ più difficile. Siamo in un hotel accanto all’aeroporto. Ci hanno portato sapone e carta igienica. I locali sono molto gentili anche se purtroppo non abbiamo le Sim per telefonare e nemmeno soldi. Dipendiamo da loro per acqua e cibo. La popolazione ci sta aiutando molto. Anche se la preoccupazione è tanta», racconta l’infermiera di Belluno.


«Ci avevano detto che era una zona sicura»

Russo riferisce che quando aveva deciso di partire, il suo tour operator le aveva assicurato che Socotra era una zona sicura non coinvolta dal conflitto. Tuttavia, lei e gli altri componenti del gruppo si sono ritrovati bloccati in aeroporto e a non poter tornare a casa. «Non si sa ancora di preciso cosa stia succedendo e il motivo reale per il quale il governo yemenita abbia bloccato i voli, ma se questa incertezza sul conflitto nel Paese prima ci sembrava molto lontana, ora sembra più delicata del previsto. Speriamo che il ritorno previsto per domenica venga confermato», aggiunge a colloquio con Roberta Merlin. Ludovica è stata in viaggio in diversi Paesi come Israele, Pakistan, Africa ed Egitto. «Sono infermiera al 118, a Belluno, appena posso faccio la valigia per scoprire posti nuovi. Non mi era mai successo però di non riuscire a tornare a casa», conclude.


Foto di copertina: Facebook / Ludovica Russo

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