Rai, la rabbia di Serena Bortone: «Attendo da due settimane spiegazioni sul caso Scurati»

La conduttrice parla alla sede dell’Associazione Stampa Estera, con i colleghi di viale Mazzini (tra cui anche il conduttore di Report Ranucci). Oggi lo sciopero dei giornalisti della tv pubblica

«Quello che è successo a Che Sarà non lo ho mai visto in tutta la mia vita lavorativa. Sono due settimane che dovrebbero fare una ricostruzione pubblica e prendere provvedimenti. Vorrei che questa vicenda si chiudesse con parole ferme». Lo afferma Serena Bortone parlando del caso Scurati alla conferenza stampa della Stampa Estera. «Il contratto – ha spiegato la conduttrice ai giornalisti riuniti – è stato chiuso il lunedì prima della trasmissione per 1500 euro lordi, poi Scurati ci ha dato il testo del suo intervento e io lo ho girato al mio superiore, come normalmente avviene. Alle 16.30 del pomeriggio di venerdì l’ufficio scritture ci ha detto che il contratto era stato annullato. Non era mai successo che un contratto fosse annullato dall’alto. Vengono date motivazioni farlocche, come una presunta promozione su Netflix. Mi attacco al telefono, scrivo mail, mando messaggi fino a tarda notte a più dirigenti, chiedendo cosa dovevo dire a un Premio Strega come Scurati. Nessuno mi ha risposto. La mattina dopo sono stata costretta a chiamare Scurati, che mi ha detto, dicendosi indignato, che avrei potuto leggere il suo testo».


Ranucci: «La situazione in azienda è peggiorata nell’ultimo anno»

«Dall’approvazione della legge Renzi in poi la situazione in Rai è peggiorata. È peggiorata soprattutto nell’ultimo anno: non ricordo un premier che abbia definito un linciaggio un’inchiesta del proprio servizio pubblico, come quella sull’accordo per l’immigrazione con l’Albania. Il paradosso è che mentre la premier la definiva un linciaggio, due sondaggi in Albania ritenevano che l’inchiesta fosse veritiera», ha dichiarato il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Oggi i giornalisti Rai hanno indetto 24 ore di sciopero.


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