Stragi del ’93, l’ex pm Boccassini indagata dalla procura di Firenze per non aver rivelato la sua fonte

Tutto risale a una convocazione nel 2021 dove la toga, oramai in pensione, non rivelò ai magistrati ma taciuto informazioni su una fuga di notizie

L’ex magistrato Ilda Boccassini, sentita in procura a Firenze, non disse nulla di ciò che sapeva sulla fonte del giornalista Giuseppe D’Avanzo, un dettaglio riportato nel suo libro “La stanza numero 30”. E per questo oggi la procura fiorentina le contesta il reato di false informazioni al pm aggravate dal tipo di indagine nella quale furono rese le dichiarazioni incriminate, ovvero quello delle stragi di Mafia del ’93. La convocazione dell’oramai ex toga (è oramai in pensione da 5 anni) in procura a Firenze, alla presenza anche dei magistrati di Caltanissetta, risale al 14 dicembre 2021. Al tempo i pm le chiesero delucidazioni su uno scoop giornalistico in merito a flussi di denaro destinati a Silvio Berlusconi. Nel suo libro Boccassini non cita la fonte e non lo fa nemmeno ai magistrati. Oggi le è stato recapitato un avviso di conclusione delle indagini.


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