Marcello Dell’Utri rinuncia al ricorso per il sequestro di 10,8 milioni

Nei conti dell’ex senatore, ci sono anche 10 bonifici da 90 mila euro ricevuti da Berlusconi

Restano sotto sequestro i 10,8 milioni di euro rintracciati sui conti di Marcello Dell’Utri e sua moglie, Anna Miranda Ratti. Entrambi hanno rinunciato al ricordo contro il provvedimento disposto dal gip di Firenze, su richiesta della procura distrettuale antimafia. Nello specifico, 2 milioni e mezzo di euro restano sigillati sul conto dell’ex senatore, più di 8,2 milioni su quello della moglie. Il sequestro sarebbe avvenuto perché Dell’Utri avrebbe omesso di dichiarare le variazioni patrimoniali – secondo la legge Rognoni-La Torre – movimenti per 42,6 milioni di euro, in circa dieci anni. Tra le somme contestate al politico, su cui pende la condanna definitiva per concorso esterno in associazione di tipo mafioso – nel 2014 -, ci sarebbero anche 10 bonifici di 90 mila euro disposti a suo favore da Silvio Berlusconi. Contro il sequestro, si erano appellati i legali Francesco Centonze, Filippo Dinacci e Lodovica Beduschi. Ma dopo gli ultimi sviluppi di oggi, 12 aprile, il sequestro è diventato definitivo.


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