La Scuola marescialli di Firenze e il clima da “Full Metal Jacket”: «Tengono un’ora gli allievi con il braccio alzato»
Dopo la vicenda dell’allieva della Scuola Marescialli di Firenze che si è tolta la vita arrivano denunce ed esposti nei confronti degli insegnanti. L’edizione fiorentina di Repubblica dice che il sindacato dei carabinieri Unarma depositerà un esposto in cui ne racconta altri. Per denunciare un clima da Full Metal Jacket nella caserma. Il sindacato aveva segnalato il 12 febbraio scorso al ministero della Difesa alcune pratiche. Come quella di tenere gli allievi per circa un’ora sul destr’riga con il braccio sinistro alzato. Oppure il controllo dei messaggi su Whatsapp e le perquisizioni degli effetti personali contenuti nelle valigie. In un altro esposto si parla di un dado utilizzato per scegliere le sanzioni per i ritardi nelle libere uscite o nelle violazioni del dress code.
Finora una sessantina di aspiranti marescialli ha lasciato la scuola. La ragazza suicida invece si lamentava per l’ambiente rigido e totalitario. Tanto da rovinarle la vita, da farle perdere i capelli e da renderla insofferente ai divieti. Come quello di indossare stivaletti tipo Doctor Martens o Timberland durante le libere uscite. Intanto la procura di Firenze ha acquisito la lettera dei genitori della ragazza. Sono state anche raccolte decine di testimonianze di persone vicine alla vittima. Ma nessuno ha fatto cenno a un clima di violenza psicologica nei suoi confronti. L’indagine è per istigazione al suicidio e a carico di ignoti.