Stragi del 1993: il generale Mori indagato dalla procura di Firenze

Lo annuncia lui stesso alle agenzie: «Nel giorno del mio 85esimo compleanno sono indagato per i reati di strage, associazione mafiosa e associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico»

«Nel giorno del mio 85esimo compleanno ho ricevuto, dalla Procura della Repubblica di Firenze, un avviso di garanzia con invito a comparire per essere interrogato in qualità di indagato per i reati di strage, associazione mafiosa e associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico», lo dichiara il generale dei carabinieri Mario Mori che ha appreso di essere sotto inchiesta per gli attentati di Firenze, Milano e Roma del 1993.


Prosegue il lavoro della procura fiorentina dopo aver chiuso le indagini sul defunto Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Secondo la Dda, il fondatore di Forza Italia avrebbe versato a Dell’Utri, perché rimanesse in silenzio sugli attentati, circa 28 milioni di euro in bonifici tra il 2012 e il 2021 e gli avrebbe garantito un incremento patrimoniale per un totale di 42 milioni. Per quanto riguarda le cifre precedenti al 2017, il reato è già caduto in prescrizione quindi l’indagine si è concentrata sulle somme che sarebbero state versate dal 2017, per 13,4 milioni. Ed è per questo che furono sequestrati circa 10,8 milioni, parte dei quali bloccati sui conti di Marina e Piersilvio Berlusconi.


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