Martina Strazzer sul caso della dipendente assunta incinta e poi non rinnovata: «Servono professionalità solide». Altre accuse sotto al post


Dopo giorni di accuse e polemiche, la risposta è arrivata. Martina Strazzer, fondatrice del brand Amabile, ha pubblicato un comunicato ufficiale per chiarire le ragioni alla base del mancato rinnovo del contratto a Sara, dipendente la cui assunzione – annunciata in passato con entusiasmo sui social – aveva fatto il giro del web proprio per la scelta di inserire in azienda una donna in gravidanza. La notizia della scelta dell’azienda di non confermare la lavoratrice, diffusa dalla giornalista Charlotte Matteini, ha scatenato una bufera online. Il comunicato, diffuso sui canali social di Amabile, parte dal riconoscimento delle critiche: «Negli ultimi giorni sono stati espressi sentimenti di delusione, rabbia e preoccupazione. La decisione di non rinnovare, alla scadenza, il contratto a tempo determinato della nostra ex collega Sara è stata dolorosa ma inevitabile».
Il comunicato di Amabile: «Abbiamo bisogno di professionalità solide per funzionare»
Secondo l’azienda, la scelta non avrebbe nulla a che vedere con la maternità. «Amabile ha bisogno di professionalità solide per funzionare. Quando abbiamo accolto Sara, era stata selezionata tra numerosi candidati per le competenze dichiarate, con l’intento di costruire un rapporto duraturo. Tuttavia – si legge – verifiche interne e analisi di consulenti esterni hanno fatto emergere criticità complesse e profonde. A quel punto ci siamo trovati davanti a una decisione: ignorare i problemi o affrontarli, assumendoci la responsabilità di non rinnovare il contratto». La nota, poi, insiste su un punto: «In Amabile crediamo profondamente che la gravidanza non sia un limite. Lo abbiamo detto chiaramente quando annunciammo quell’assunzione. La nostra squadra è quasi interamente al femminile e accogliere una nascita è per noi sempre motivo di gioia».
August 20, 2025
I numeri diffusi dall’azienda
Per dare sostegno alle proprie parole, l’azienda ha diffuso anche alcuni numeri interni. Dal lancio di Amabile, il 77% dei lavoratori ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato. Sono stati attivati 11 tirocini, 8 dei quali trasformati in assunzioni, e 14 contratti di apprendistato, con diversi già convertiti a tempo indeterminato. Attualmente i contratti a tempo determinato sono 9, legati soprattutto all’apertura di un nuovo punto vendita. In totale, dall’avvio del brand si contano circa 14 uscite, per la maggior parte dimissioni volontarie. I mancati rinnovi o i periodi di prova non superati sono stati sei, mentre i licenziamenti per giusta causa risultano un solo caso. «Il nostro silenzio – conclude la nota – è stato difficile da mantenere, ma necessario per tutelare la privacy delle persone coinvolte. Ogni nuovo rapporto lavorativo nasce con l’obiettivo di essere solido e duraturo».
I commenti al post, i follower indignati
Sotto il post Instagram con cui l’azienda ha tentato di giustificare la propria scelta, non sono mancati i commenti di utenti che fanno notare lacune e contraddizioni. «Non è stata data una risposta al motivo per cui la dipendete si è trovata costretta a lavorare seppur non tenuta per legge in quanto in congedo di maternità», fa notare una follower. «Ma voi avete capito che la gente se l’è presa perché avete strumentalizzato l’assunzione della ragazza incinta a scopo commerciale?», si domanda un’altra. Altre utenti, invece, ribadiscono di esser fiere di non aver mai acquistato alcun prodotto del brand. Il post, pubblicato 15 ore fa, ha già superato i 4mila commenti.
Il caso di Sara, la neomamma licenziata
Nel novembre 2024, un video pubblicato su TikTok fece il giro dei social: Strazzer annunciava l’assunzione di Sara, contabile al quarto mese di gravidanza. L’episodio fu salutato come un gesto coraggioso. Amabile, brand con il 90% di dipendenti donne e oltre 300mila follower online, si guadagnò così un’ondata di consenso e visibilità. Otto mesi dopo, però, l’epilogo è stato ben diverso. Sara non lavora più in Amabile. Il suo contratto a tempo determinato non è stato rinnovato, nonostante le rassicurazioni ricevute nei mesi precedenti. A ricostruire la vicenda è stata la giornalista Charlotte Matteini, che ha raccolto la testimonianza della diretta interessata nella newsletter Ma che, davvero?.
@lescomodeverita Questo è il video che la Strazzer fece a Sara che ignara di tutto sorrideva in camera! Amabile devi dare delle spiegazioni #strazzer #amabile #QUIPERSARA #persara #quipersara ♬ suono originale – Peppe Berardi
Il racconto di
Sara racconta di aver lasciato un posto sicuro, a tempo indeterminato, per entrare in Amabile con la promessa – mai formalizzata – di una stabilizzazione. Negli otto mesi successivi si è resa disponibile anche durante la gravidanza e dopo la nascita della figlia, partecipando a corsi da remoto e supportando le colleghe. Ma a maggio 2025 è arrivata la comunicazione del mancato rinnovo: «Mi hanno detto che il mio lavoro non era soddisfacente. Ho chiesto dettagli, ma non sono mai entrati nel merito». La scelta, pur consentita dalla normativa, ha sollevato dubbi sulla coerenza tra la narrazione social e la realtà aziendale. L’assunzione inclusiva era stata trasformata in contenuto virale, mentre l’uscita della lavoratrice non era mai stata comunicata.