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Bologna, la parabola di Leonardo: assunto a tempo indeterminato dalla paninoteca dove lavora dopo un grave incidente stradale

04 Ottobre 2025 - 14:48 Ugo Milano
leonardo fanali
leonardo fanali
Il 25enne, ancora in ospedale e in riabilitazione dopo il coma, ha ricevuto il rinnovo del contratto: «Non so quando tornerò a lavorare, ma questo gesto mi dà speranza»

Leonardo Fanali, 25 anni, è stato assunto a tempo indeterminato all’Antico Vinaio, la focacceria più celebre d’Italia, dove lavorava come banconiere a Bologna, dopo il grave incidente stradale di luglio che lo ha costretto in ospedale e in una lunga riabilitazione. L’incidente è avvenuto nel Ferrarese. Leonardo era sul sedile del passeggero insieme alla zia quando l’auto è uscita di strada e si è accartocciata su se stessa. Il giovane ha riportato numerose fratture cervicali e dorsali e viti impiantate nella testa. Dopo un periodo di coma, ora è ricoverato e segue un percorso di recupero che potrebbe durare ancora diverse settimane. Il patron dell’insegna toscana Tommaso Mazzanti, interpellato da Il Resto del Carlino sulla vicenda ha scelto di non rilasciare alcuna dichiarazione.

La commozione di Leonardo: «Sono scoppiato a piangere»

Nonostante le difficoltà fisiche e il dolore, Leonardo ha raccontato con commozione la notizia del nuovo contratto: «Non piango mai. Mi era successo solo una volta, da piccolo, quando è morto mio padre. Ma ieri sì, ieri sono scoppiato a piangere. Perché mi è venuta la pelle d’oca quando è arrivata la telefonata. Ed è più unico che raro che nella vita capiti qualcosa di così bello». Il contratto a tempo indeterminato arriva nel giorno in cui quello a termine sarebbe scaduto. «Non so neanche quando potrò rientrare, prima di metà novembre è escluso. Tutto dipenderà dalla riabilitazione – ha spiegato Leonardo –. Ma quello che mi ha lasciato senza parole è che per il datore di lavoro questo non ha importanza. Tommaso Mazzanti è stato un grand’uomo. Poteva fregarsene, invece ha rilanciato. Senza sapere quali saranno le mie condizioni in futuro. Non posso che ringraziarlo all’infinito».

Il silenzio di Tommaso Mazzanti sulla vicenda

Il proprietario dell’Antico Vinaio, che ha aperto da un anno a Bologna, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Il rinnovo del contratto, spiegano, è stato una scelta di cuore, senza secondi fini o pubblicità. Leonardo ricorda con dolore la sua vita prima dell’incidente. «Mi manca molto il lavoro e i colleghi, con loro si sta benissimo, siamo tutti giovani, una bella squadra. All’Antico Vinaio mi occupavo del banco, preparavo le schiacciate, i salumi. Vorrei tornare presto e riprendermi la mia vita». Anche le piccole abitudini quotidiane gli mancano: portare fuori il cane o andare al bar per un caffè.

La madre del ragazzo: «Non potevamo chiedere di più»

Il giovane ha riconosciuto il ruolo determinante dei medici: «Devo ringraziare il chirurgo Luca Amendola e la sua équipe del Maggiore di Bologna, senza di loro non ce l’avrei fatta. Anche loro si sono presi cura di me». Anche la madre, Vincenza, non ha nascosto la propria commozione: «Non ce lo aspettavamo, questo è certo. Io sono in aspettativa non retribuita e viviamo in un alloggio Acer al terzo piano senza ascensore, sarebbe ideale un piano terra. Detto questo, siamo grati per quanto hanno fatto per Leonardo al lavoro. Davvero non potevamo chiedere di più».

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