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Manovra 2026, la nuova età per le pensioni, le grane sulla tredicesima e il taglio Irpef: cosa c’è nel Documento di bilancio

16 Ottobre 2025 - 10:40 Ugo Milano
manovra legge bilancio documento di bilancio dpb
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La maggior parte delle coperture arriverà dalla revisione del Pnrr, dai tagli ministeriali e dai contributi bancari

Nella busta paga di dicembre non ci sarà nessun regalo di Natale. Nel Documento programmatico di bilancio, che il governo italiano ha inviato a Bruxelles in vista dell’approvazione della Manovra per il 2026, è saltata la proposta di detassare la tredicesima e di prevedere un «bonus di fine anno». L’esecutivo ha ribadito anche il progressivo aumento dell’età pensionabile e ha confermato il taglio Irpef per i redditi fino a 50mila euro, escludendo dunque i benefici per i redditi più alti. Novità anche sul campo dei bonus e delle «misure a carico del settore finanziario e assicurativo», da cui il ministero dell’Economia e delle Finanze prevede di ricevere 11 miliardi nei prossimi tre anni

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Il contributo delle banche, il Pnrr e i tagli al ministero: da dove arrivano i soldi per la Manovra

Secondo il Documento programmatico di bilancioa, dalle banche nel 2026 Roma dovrebbe ricevere circa 4,4 miliardi, pari allo 0,19% del Prodotto interno lordo, sotto forma di un contributo che non sarebbe una tantum. Un uguale calcolo sarà applicato per il 2027 mentre per il 2028 la porzione di Pil sarà quasi dimezzata, garantendo una copertura complessiva di circa 11 miliardi di euro. Una cifra che, hanno già chiarito gli istituti di credito, dovrà arrivare con metodologie concordate e che non incidano eccessivamente sui bilanci. Altri 5 miliardi arriveranno dalla revisione del Pnrr mentre 2,3 miliardi saranno estratti a tagli alle spese dei ministeri.

L’aumento dell’età pensionabile e le eccezioni

Nella Legge di Bilancio è prevista la «sterilizzazione» dell’aumento dell’età pensionabile, ma solo per i «lavori gravosi e usuranti». Lo si legge nella Dpb inviato a Bruxelles. Per tutte le altre occupazioni nel biennio 2027-2028 procederà come previsto l’aumento graduale – di 3 mesi – dei requisiti di accesso al pensionamento, connesso all’aumento continuo dell’aspettativa di vita. In alternativa, si starebbe ragionando anche su un blocco trasversale dell’aumento per tutti i lavori di due mesi, comportando l’aumento a un unico mese per tutte le categorie.

Taglio Irpef per il secondo scaglione, esclusi i redditi maggiori 

Esclusi i redditi più alti dal taglio Irpef. Secondo il Dpb, la riduzione della tassazione sui redditi da lavoro dal 35% al 33% sarà valido esclusivamente per i redditi compresi tra i 28mila euro e i 50mila euro annui lordi, quindi l’attuale secondo scaglione Irpef. Una misura che sarà permessa dallo «stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi euro», 3 miliardi all’anno. Il risparmio per i contribuenti potrebbe arrivare fino a 440 euro all’anno

Niente detassazione o bonus tredicesima 

Arriva invece una brutta notizia per i contribuenti riguardo alla tredicesima. La richiesta di detassare la mensilità aggiuntiva, presentata da Forza Italia, è stata respinta al mittente per una questione di costi, ritenuti troppo elevati: sarà dunque tassata come una mensilità normale. Secondo le stime della Cgia di Mestre, nel 2024 le tredicesime riconosciute ai dipendenti direttamente in busta paga hanno mosso 59,3 miliardi lordi e generato circa 14,5 miliardi di Irpef. Bocciato anche il «bonus tredicesima», l’agevolazione una tantum di 100 euro per i dipendenti con figli a carico e redditi fino a 28mila euro non è stata prorogata. 

Bonus mamma e natalità

La Manovra prevede anche lo stanziamento, per il prossimo triennio, di un tesoretto da 3,5 miliardi di euro da destinare alla natalità e alla lotta contro la povertà delle famiglie. Una delle novità principali riguarderà l’Isee, che sarà calcolato escludendo la prima abitazione (con un «tetto» catastale fino a un valore di 75mila euro). Probabile la conferma della social card «Dedicata a te», del terzo mese di congedo parentale pagato all’80% e di un altro bonus «nuovi nati». Sul tavolo anche un possibile aumento al bonus mamme, da 40 a 60 euro mensili, e il potenziamento del bonus lavoratrici madri con almeno 2 figli e reddito annuo sotto i 40mila euro. 

La flat tax sui nuovi contratti

Per la Legge di Bilancio 2026, il governo ha deciso di stanziare 2 miliardi di euro per favorire il processo di adeguamento degli stipendi al sempre maggiore costo della vita. Il tesoretto sarebbe utilizzato per garantire una mini aliquota fiscale, fissata al 10%, sugli aumenti di retribuzione garantiti dai rinnovi dei contratti di lavoro, se avverranno tra l’1 gennaio 2026 e il 31 dicembre 2028.

I nuovi bonus ristrutturazione

Come già anticipato negli scorsi giorni, sarà confermato per il 2026 il bonus ristrutturazione al 50% per la prima casa e del 36% dalla seconda casa in poi. L’agevolazione sulla prima casa potrebbe però essere modulata sul reddito e sulla composizione del nucleo familiare. 

Il tesoretto per medici e infermieri: gli investimenti sulla sanità

Stando al Dpb, sarebbero pronti altri 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per i due anni successivi da investire nella sanità. Cifre che andrebbero ad aggiungersi ai rifinanziamenti previsti dalla scorsa Manovra per oltre 5 miliardi per il 2026, 5,7 miliardi per il 2027 e quasi 7 miliardi per il 2028. Sarebbero queste le risorse messe da parte dal governo per garantire l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, riducendo le liste di attesa e aumentando posti letto e stipendi degli operatori sanitari. 

Gli aiuti alle imprese con il super ammortamento

Per le aziende la grande novità è il super ammortamento, per sostenere gli investimenti in beni materiali. Per i prossimi tre anni il Mef ha già messo da parte 4 miliardi, consentendo così di maggiorare il costo di acquisizione dei beni strumentali nuovi. È previsto anche un credito d’imposta per le imprese posizionate nelle Zone economiche speciali (Zes) del Sud Italia. Vengono poi rinviate di un altro anno la Plastic Tax e la Sugar Tax. 

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