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Vongole? Sì, grazie: il parlamento Ue respinge la mozione della Spagna per impedirne la pesca sull’Adriatico

16 Ottobre 2025 - 17:04 Gianluca Brambilla
vongole-adriatico-voto-ue
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Tre eurodeputati spagnoli contestavano la deroga per i molluschi pescati al largo delle coste venete, più piccoli della media europea, ma la loro mozione è stata bocciata. Esulta Lollobrigida: «Grande vittoria per l'Italia»

Gli amanti delle vongole del Mar Adriatico possono mangiare tranquilli. La commissione Pesca del Parlamento europeo ha respinto a larghissima maggioranza una mozione presentata dagli eurodeputati spagnoli del centrodestra, che accusavano i pescatori italiani di concorrenza sleale. Il motivo? I molluschi dell’Adriatico (colloquialmente chiamati “lupini”) sono più piccoli rispetto a quelli che si pescano in altri mari europei. Per questo Bruxelles ha approvato una deroga — entrata in vigore nel 2016 e valida fino alla fine di quest’anno — per consentire alle flotte italiane di pescare vongole più piccole rispetto agli standard europei. In vista di quella scadenza, la Commissione europea ha concesso un’estensione della deroga fino al 2030, suscitando l’ira di un piccolo gruppo di eurodeputati spagnoli.

Le accuse degli spagnoli sulla «concorrenza sleale»

Nelel scorse settimane, tre europarlamentari del Partido Popular — di centrodestra — hanno presentato una mozione per annullare la proroga della deroga sulle taglie minime. La controversia riguarda il diametro delle vongole. Il valore di riferimento stabilito dalla normativa Ue è di 25 millimetri, ma nel mar Adriatico — e in particolare al largo delle coste venete — si trovano esemplari più piccoli. Da qui la decisione della Commissione europea di concedere una deroga fino a 22 millimetri ai pescatori italiani, estesa ora fino al 2030. Ma gli eurodeputati spagnoli si sentono danneggiati da questa decisione e per questo si sono opposti alla deroga, provando a cancellarla.

La soglia minima di dimensione per le vongole veraci è stata introdotta da Bruxelles per preservare la specie e garantire il mantenimento delle popolazioni ittiche. Vietando la pesca di esemplari troppo giovani, si permette di raggiungere l’età riproduttiva, evitando così un sovrasfruttamento degli stock ittici. L’Italia si è sempre difesa dimostrando che sono le particolari condizioni ambientali del Mar Adriatico, e non un comportamento poco responsabile dei pescatori, a determinare le ridotte dimensioni dei molluschi. Una posizione sempre condivisa anche dalle istituzioni europee, che infatti nel 2016 hanno concesso una deroga al nostro Paese.

Tutti gli italiani votano a favore, da destra a sinistra

Al momento del voto in commissione Pech, al Parlamento europeo, la mozione degli eurodeputati spagnoli è stata bocciata in modo netto: 3 voti favorevoli (quelli dei tre proponenti) e 22 contrari. Tra questi ultimi ci sono anche tutti gli italiani, sia di destra sia di sinistra. «Il Parlamento europeo respinge l’attacco ai produttori di vongole dell’Adriatico, grazie anche al voto del Pd e dei Socialisti», esulta in un post sui social l’eurodeputato del Pd Stefano Bonaccini. «Promessa mantenuta: i pescatori dell’Adriatico potranno continuare a pescare le vongole sotto taglia», gli fa eco l’eurodeputato veneto di Forza Italia, Flavio Tosi. La Lega parla di una vittoria contro «la miope burocrazia di Bruxelles», dimenticando forse che la mozione è stata presentata da un gruppo di eurodeputati di centrodestra e non dalla Commissione europea, che anzi ha concesso la proroga della deroga ad hoc per i pescatori italiani.

Lollobrigida esulta: «Grande vittoria per l’Italia»

A commentare con entusiasmo il voto del Parlamento Ue è anche l’Alleanza delle Cooperative Pesca, che temevano un calo della produttività di circa il 35% qualora la deroga non fosse stata prorogata. «Sono state comprese e ascoltate le nostre richieste. Senza questo via libera si sarebbe messo in ginocchio un settore molto importante, che conta 20 mila tonnellate pescate l’anno, per un giro d’affari di 60 milioni di euro», fanno sapere le imprese del settore. A esultare, infine, è anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che parla di «grande vittoria» per l’Italia: «I fattori ambientali Italiani rallentano di molto la crescita della vongola e consentire la pesca di questi molluschi più piccoli non mette a rischio la specie e la floridità dei nostri mari».

Foto copertina: Dreamstime/Antonio Cansino