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Pensioni, di quanto aumenta l’età del ritiro dal 2026 al 2028

17 Ottobre 2025 - 06:52 Alba Romano
pensioni aumento età 2026 2027 2028
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Arriva lo stop selettivo ai tre mesi. Il rinnovo di Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103. E l'esclusione per le attività gravose e usuranti

Nella legge di bilancio il pacchetto pensioni vale 3,6 miliardi nel trienno. Ma nel 2026 si spenderanno solo 465 milioni. Le grandi spese sono rimandate agli anni successivi: 1,9 miliardi nel 2027 e 1,2 miliardi nel 2028 quando inciderà lo stop selettivo ai tre mesi. Dovrebbero quindi essere rinnovate Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Mentre le pensioni sociali per over 70 sono salite quest’anno di 8 e 1,8 euro al mese: qualcosa si metterà anche lì. Intanto c’è l’esclusioni dei lavoratori che svolgono attività gravose e usuranti dall’aumento di tre mesi dei requisiti di accesso al pensionamento che per tutti gli altri sarà graduale.

Il primo gennaio 2027

I lavoratori delle categorie usuranti e gravose quindi non vedranno scattare dal primo gennaio 2027 l’innalzamento dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva per andare in pensione, legato in modo automatico all’aspettativa di vita. Il Documento programmatico di bilancio (Dpb) dice che l’aumento dell’età pensionabile sarà graduale. E quindi si dovrebbe aumentare un mese nel 2027, due mesi nel 2028 e tre nel 2029. Quando peraltro è già previsto l’adeguamento di 60 giorni. Per la certezza si dovrà attendere il testo della manovra. I lavoratori precoci sono in totale 11 mila. Gli usuranti 2 mila. La misura quindi interessa circa 10 mila lavoratori su 500 mila pensioni liquidate annualmente dall’Inps. Il 2% del totale.

La soglia della pensione

Per tutti gli altri la soglia della pensione di vecchiaia dovrebbe raggiungere 67 anni e 3 mesi di età anagrafica nel 2029. Quella per la pensione anticipata invece dovrebbe salire a 43 anni e un mese di contributi per gli uomini e a 42 anni e un mese di contributi per le donne nel 2029. Per gli usuranti era già previsto che non si applicassero gli adeguamenti alla speranza di vita nel 2026. La legge di bilancio certificherà il rinvio anche per i due anni successivi. Si tratta di lavoratori coinvolti in notturni a turni per l’intero anno; addetti alla cosiddetta “linea catena” (processi produttivi in serie con mansioni ripetitive); conducenti di veicoli (di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo). E ancora: lavori in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo; lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale; mansioni che espongono ad alte temperature.

Le altre categorie

Tra le altre categorie ci sono gli insegnanti di scuola dell’infanzia e gli educatori di asili nido. E ancora: addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, siderurgici e lavoratori del vetro ad alte temperature, conciatori di pelli, lavoratori a catena di montaggio. L’accesso alle categorie lavorative “gravose” vale anche ai fini dell’accesso all’Ape sociale (il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio è di 63 anni e 5 mesi. E al pensionamento anticipato previsto per i lavoratori “precoci” (entro il 31 dicembre 2026 il requisito è aver maturato 41 anni di contribuzione).

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