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Firmato il contratto dei metalmeccanici, arriva l’aumento per 1,5 milioni di lavoratori. Clausola anti-inflazione e orari ridotti, ecco tutte le novità

22 Novembre 2025 - 22:06 Alba Romano
L'intesa raggiunta tra Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal porterà maggiorazioni salariali di 205 euro sui minimi

È stato raggiunto oggi, sabato 22 novembre, l’accordo per la firma del nuovo contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. L’intesa siglata tra Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal prevede un aumento salariale di 205 euro sui minimi. Soddisfatti del risultato i sindacati, secondo cui con l’accordo «vengono rafforzati i diritti di 1,5 milioni di lavoratori e assicurate nuove e importanti garanzie per il contrasto alla precarietà». «È stata una trattativa molto sofferta, ma siamo riusciti a superare le distanze e a firmare un buon contratto. Abbiamo salvaguardato il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici e rafforzato diritti e tutele. L’incremento salariale, l’inizio di una sperimentazione sulla riduzione dell’orario di lavoro e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari erano i nostri capisaldi e li abbiamo ottenuti», sottolineano in una nota congiunta i segretari generali delle tre sigle sindacali Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella. Particolarmente importante dal loro punto di vista la clausola di salvaguardia inserita nel nuovo Cnnl nel caso in cui l’inflazione dovesse avere dei picchi negli anni di sua vigenza: «Questo sistema è quello che garantirà realmente la difesa dei salari dall’erosione inflattiva».

Il via libera di Federmeccanica

Anche l’industria del settore si dice comunque soddisfatta del risultato raggiunto. «La nostra volontà è sempre stata chiara: firmare il Contratto, tenendo al contempo bene a mente qual è la situazione nella quale ci troviamo, perché il rinnovo del Ccnl deve sempre essere contestualizzato, calato cioè nella realtà del momento», commenta il presidente di Federmeccanica Simone Bettini. «Dopo un confronto lungo e serrato abbiamo trovato la chiave per un rinnovo che rispetta le due condizioni per noi imprescindibili: Competitività e Sostenibilità. Lo abbiamo fatto facendo ricorso a tutti gli strumenti che consentono di dare le risposte migliori alle persone con costi sostenibili per tutte le imprese, puntando sulla qualità e l’innovazione. L’incremento quantitativo del trattamento salariale è una conferma del sistema di garanzia introdotto con il contratto del 2016 e nel rinnovo del 2021. Particolarmente rilevanti le innovazioni in materia di flessibilità, con incremento della quota di PAR ad utilizzo collettivo e l’ampliamento del regime di orario plurisettimanale. Di grande importanza, infine, gli strumenti utili ad incrementare il benessere delle persone delle nostre imprese».

Brunetta e la «pagina storica» per l’Italia

Plaude all’intesa pure l’ex ministro del Lavoro e presidente del Cnel Renato Brunetta. «La firma del contratto dei metalmeccanici è una bellissima notizia, che porterà a 1.718.000 lavoratori un incremento salariale importante. Un incremento che supera l’aumento del costo della vita di più di due punti percentuali», sottolinea Brunetta in una nota. «Un plauso alle parti firmatarie, Federmeccanica – Assistal e Fim-Cisl, Fiom-Cigl e Uilm Uil, che hanno dimostrato forte senso di responsabilità, nell’interesse dei lavoratori e di tutto il Paese. L’accordo conferma il ruolo prevalente della contrattazione nel garantire la crescita dei salari, la competitività delle imprese e un mercato del lavoro più equo e più giusto. Nel comporre la frattura e superare lo stallo le organizzazioni sindacali e datoriali del settore scrivono una pagina importante della storia del Paese in un momento di gravi crisi industriali che hanno bisogno di soluzioni immediate e durature».

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