In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIBanksySardegna

La scoperta di quattro opere di Banksy in Sardegna era una bufala a fin di bene

03 Gennaio 2019 - 20:45 David Puente
Nessuna scoperta, nessuna nuova opera di Banksy in Sardegna. Così come nessuna verifica dei fatti da parte di chi ci ha creduto

“Banksy sbarca in Sardegna”, “Scoperte in Sardegna quattro opere di Banksy”, “Devono essere ancora autenticate”.

Secondo quanto riportato da alcune testate, il giornalista sardo Vito Biolchini avrebbe scoperto e pubblicato sul suo blog quattro immagini inedite dell’artista. I graffiti, sarebbero stati trovati in Sardegna, a Teulada, Domusnovas e Portovesme.

La storia, in realtà, è un'altra.

“Sì, è tutto vero: Banksy in Sardegna!”. Inizia così l’articolo pubblicato da Biolchini, in cui racconta come l’artista avrebbe scelto l’isola italiana per raccontare la realtà del Sulcis con un'accezione assolutamente positiva. Il primo dubbio, però, arriva proprio guardando le foto delle opere. 

In particolare, quella con le due Madonne, “ritrovata” a Portovesme. Nell'immagine si intravedono degli spettatori riflessi, come se fosse stata scattata di fronte a un quadro esposto sotto vetro in qualche galleria d’arte.

La scoperta di quattro opere di Banksy in Sardegna era una bufala (a fin di bene) foto 1

 I riflessi nella foto di Vito Biolchini con le persone, le luci e altri quadri presenti nella mostra a Milano.

L’opera, infatti, è presente nel video promozionale della mostra “A visual protest – The art of Banksy” allestita al Mudec di Milano.

Proprio qui, Vito Biolchini, aveva scattato tutte le foto pubblicate sul suo blog facendo poi credere a tutti che fossero state fatte in Sardegna.

La scoperta di quattro opere di Banksy in Sardegna era una bufala (a fin di bene) foto 2

 L'opera delle due Madonne nel video "Banksy overview 05 12 18 v2" pubblicato sul canale Youtube del Mudec di Milano.

Leggendo il blog di Vito scopriamo che la categoria scelta per l’articolo, “Servitù militari”, contiene pezzi molto critici su quella che viene chiamata “occupazione militare della Sardegna”.

Questo doveva essere un secondo campanello d’allarme.

Abbiamo contattato telefonicamente Vito per farci spiegare il perché del suo gesto:

Il vero senso del mio articolo è quello di fare un’operazione culturale rispetto a ciò che sta avvenendo nel Sulcis. Quando ho visto le opere dell’artista ho capito che si riferiva a noi. Banksy è un artista universale e parla anche di una realtà che probabilmente lui non ha visto né conosciuto, quella del Sulcis con i poligoni, con l’inquinamento industriale, con le fabbriche di bombe. Sono realtà conosciute, non sufficientemente, sulle quali è in corso dibattito in Sardegna che secondo me va alimentato anche con gli strumenti dell’arte. Perché l’arte arriva dove spesso non arriva la politica.

La scoperta di quattro opere di Banksy in Sardegna era una bufala (a fin di bene) foto 3

 Tre testate che avevano pubblicato la storia del presunto ritrovamento.

Nessuna scoperta, nessuna nuova opera di Banksy, così come nessuna verifica dei fatti da parte di chi è cascato nella "bufala a fin di bene". Ma Vito è riuscito nel suo intento:

Mi auguro che i giornali che hanno parlato di queste opere adesso parlino del poligono di Teulada, del Rapporto di Sentieri a Portovesme e della fabbrica di bombe a Domusnova. Qualche collega è andato a vedere se queste opere ci sono veramente, non le hanno trovate. Spero che invece abbiano trovato almeno il poligono.

Articoli di ESTERI più letti