Cosa prevede il disegno di legge sulla cannabis

Il senatore del Movimento 5 Stelle Matteo Mantero ha presentato la proposta che darebbe il via libera, di fatto, alla legalizzazione delle “droghe leggere”. Ma arriva il no del ministro per la Famiglia:”non è nel contratto di governo”

Il senatore Matteo Mantero del Movimento 5 Stelle ha depositato in Senato un disegno di legge per la depenalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati. Ma in serata arriva lo stop del ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana: "Le proposte sulla legalizzazione dell'uso della cannabis non sono concordate. Si tratta infatti di un tema che non è nel contratto del governo e che non è nell'agenda della Lega". Mantero aveva spiegato le ragioni per cui, secondo la posizione dei firmatari del provvedimento, introdurre la legalizzazione della cannabis è diventato importante. Per ragioni sociali, sanitarie e di legalità.


La non pericolosità

"In molti sono d’accordo che sia insensato perseguire chi si fuma uno spinello, visto che la marijuana non fa male come invece l’alcool e il tabacco – spiega Mantero – Anzi, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports, affiliata di Nature, l’alcool ha un indice di pericolosità 114 superiore alla cannabis, seguito da eroina, cocaina e tabacco. Storicamente non è mai stata registrata alcuna morte dovuta all’uso di derivati della canapa."


I vantaggi economici e la lotta alla criminalità

Ricordando come anche la California dal 1° gennaio abbia dato via alla legalizzazione, il senatore sostiene che "produrrà, con una sola mossa, ingenti risparmi economici per il nostro paese, darà un colpo non indifferente alla criminalità organizzata, ma soprattutto – continua – migliorerà la salute pubblica e quindi porterà a un risparmio per le tasche di tutti i cittadini italiani e non solo per chi ne fa uso".

Mantero fa inoltre riferimento alla relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia del 2015 secondo cui la cancellazione del reato di produzione e vendita genererebbe un risparmio di 800 milioni di euro, conseguenza di minori spese per la magistratura, per le carceri e per l'ordine pubblico. Risorse che potrebbero essere dirottate alla lotta alla droghe pesanti come cocaina, eroina e droghe sintetiche. Sempre per la Dna, ammonterebbe in circa 30 miliardi di euro il volume del mercato nero relativo alle sostanze stupefacenti in Italia (circa il 2% del Pil nazionale): più della metà del mercato è costituito dalla marijuana e suoi derivati.

La salute

L'argomento più importante a favore della legalizzazione della cannabis è però quello legato alla salute, dice il senatore. Riportando uno studio del 2016 dell'università di Berna, che analizzando 191 campioni di marijuna sequestrata sul territorio svizzero ha scoperto che il 91% era contaminata, conclude: "La cannabis viene “tagliata” con sostanze di vario tipo allo scopo aumentare il peso dell’erba e avere più profitti, ma anche per aumentare l’effetto psicotropo o per rendere più belli i fiori. Nei campioni sono stati trovati ammoniaca, lacca, lana di vetro, piombo, alluminio, ferro, cromo e cobalto. Ovviamente fumare questi prodotti può causare gravi danni al consumatore, danni che sarebbero evitabili semplicemente consentendo ad ognuno di coltivare con cura le proprie piante."

Ma cosa prevede, nel dettaglio, il disegno di legge?

Cannabis libera, il disegno di legge del M5S. Lo stop di Fontana foto 1

Cosa prevede il disegno di legge sulla cannabis:

  • Autorizza la legalizzazione della coltivazione individuale della cannabis a scopi cosiddetti ricreativi, concessa ai maggiorenni nella misura di tre piante di sesso femminile)e quella in forma associata (fino a 30 persone autorizzate dalle Prefetture), attraverso enti senza fini di lucro, sul modello dei cannabis social club spagnoli;
  • consente alle persone maggiorenni la detenzione di una piccola quantità di cannabis (5 grammi innalzabili a 15 grammi in privato domicilio) ribaltando, di fatto, l'attuale legislazione;
  • depenalizza la cessione gratuita a una persona maggiorenne di una modica quantità di cannabis inferiore ad un grammo e dei prodotti da essa derivati destinati al consumo;
  • per quanto riguarda la cosiddetta "cannabis light" la equipara alle infiorescenze fresche ed essiccate per uso alimentare e al materiale destinato alla distillazione di oli essenziali, all'uso erboristico ed aromatizzante, prevedendo inoltre che la percentuale di thc in essi contenuta sia inferiore all’1% e siano garantiti gli standard di qualità relativi alla produzione e conservazione;
  • sancisce che la detenzione e la coltivazione della cannabis oltre le misure consentite sia punibile solo come illecito amministrativo, quindi attraverso una sanzione pecuniaria (pagamento di una somma da 100 a 1.000 euro, in proporzione alla gravità della violazione commessa); le sanzioni sono quintuplicate nel caso di violazione delle norme in materia di coltivazione in forma associata.