Mafia, blitz nel viterbese: 13 arresti

Le indagini hanno portato alla luce «un’organizzazione dai connotati mafiosi, dedita principalmente a imporre il proprio controllo» con aggressioni e pesanti atti intimidatori 

Aggressioni, atti intimidatori, un attentato incendiario a un'auto dei carabinieri: così si era imposta nel viterbese una rete criminale legata alla 'ndrangheta, sgominata dalle forze dell'ordine venerdì 25 gennaio. Sono 13 gli arresti che i carabinieri di Viterbo stanno eseguendo in queste ore. Le persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare sono tutte indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso. Numerose anche le perquisizioni in corso.


Si tratta di un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della direzione distrettuale antimafia della procura della Capitale. Secondo gli inquirenti, le indagini hanno portato alla luce «un’organizzazione dai connotati mafiosi, dedita principalmente a imporre il proprio controllo» .


«Un pericoloso panorama criminale» con collegamenti con la 'ndrangheta. Le indagini avviate a dicembre del 2017 hanno rivelato, secondo il quotidiano Il Tempo, «intimidazioni 'mafiose' con teste di agnello mozzate, lumini funebri, scritte minatorie sulle vetrine e decine di auto incendiate, comprese quelle di due carabinieri».

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