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Il rover ExoMars ha un nome. Sarà intitolato a Rosalind Franklin, mamma del Dna

08 Febbraio 2019 - 06:48 Juanne Pili
La scelta è arrivata dopo un contest lanciato nel luglio 2018. La scienziata britannica è stata selezionata tra oltre 36 mila proposte

Tra un anno il rover della missione europea ExoMars partirà verso di Marte.Lo avevamo seguito recentemente nel suo «addestramento». Finalmente gli è stato assegnato un nome: si chiameràRosalind Franklin. Sembra il nome migliore per un mezzo che si occuperà di andare a caccia di vita nel passato del pianeta, visto il contributo che la scienziata ha dato nello studiodel Dna.

Tutto è cominciato il 20 luglio 2018, quando l’astronauta Tim Peake lanciò un contest per trovare un nome al rover. I cittadini dei Paesi che fanno parte dell’Esa hanno potuto rispondere all’appello. Sono giunte così circa 36 mila proposte. Un team di esperti è stato incaricato di scegliere il nome migliore.

Chi era Rosalind Franklin?

La scienziata a cuièintitolato il rover diExoMarsè statauna chimica britannica. Nata nel 1920 e morta a 38 anni, il suo campo di ricercaerala cristallografia a raggi X. Questa tecnicasi è dimostrata molto utile per studiare la struttura di diverse molecole biologiche, soprattutto gli acidi nucleici presenti nel Dna.

Di solito quando pensiamo alla scoperta della struttura del Dna ci vengono in mente solo i nomidiJames Watson ​​​​​e Francis Crick. Come è ormai ampiamente riconosciuto, se Watson e Crick hanno potuto arrivare ai loro risultati lo dovettero ai lavori precedenti della Franklin al King’s College di Londra nei primi anni ’50. Le sue ricerche hanno contribuito ad arrivare al modello della struttura a elica oggi conosciuto. Una struttura che la scienziatasi rifiutòdi considerareaccertataperchè non aveva raccolto abbastanza dati.Alla fine Watson e Crick pubblicarono il loro modello su Nature il 25 aprile 1953.

Fu proprio grazie auna delle foto ottenute durante la ricerca di Rosalind Franklin con la cristallografia a raggi X che Watson e Crick poterono giungere al loro risultato finale. Entrambi vinsero il Nobel nel 1962, quando la scienziata era ormai scomparsa. Purtroppo l’ambito riconoscimento non può essere assegnato postumo; ma quanti possono permettersi di avere un rover col proprio nomeche se ne va in giro suMarte?

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