«Sono sposato con un uomo»: e il premier del Lussemburgo ammutolisce la Lega Araba

Accolto da un «silenzio glaciale» da parte di alcuni, da «una gioia silenziosa» da parte di altri, Bettel ha anche ricordato come, in alcuni paesi arabi, l’omosessualità ancora oggi preveda anche il carcere e la pena di morte

«Not an option». Non era un'opzione possibile per lui, quella di restare in silenzio. E non l'ha fatto. Xavier Bettel, 45 anni, primo ministro del Lussemburgo dal 2013, apertamente gay e felicemente sposato con Gauthier Destenay, ha preso parola durante il summit tra la Lega Araba e l'Unione europea a Sharm El Sheikh e ha ricordato, di fronte ai leader dei Paesi arabi, che lui, premier, è sposato con un uomo.


Accolto da un «silenzio glaciale» da parte di alcuni, da «una gioia silenziosa» da parte di altri – come racconta il giornalista della tv tedesca Zdf Stefan Leifert, Bettel ha anche ricordato ai presenti come, in alcuni paesi arabi, l’omosessualità ancora oggi sia considerata illegale, e come preveda anche il carcere e la pena di morte. 


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Xavier Bettel è il primo premier apertamente gay di un paese dell'Unione europea. «Restare in silenzio? Non ci ho pensato proprio», ha twittato. Lui e l'architetto Gauthier Destenay si sono sposati nel giugno del 2015, poco dopo l'approvazione della legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso all'inizio di quell'anno. Prima di loro, a sposarsi con una persona dello stesso sesso mentre era al governo era stata solo l'islandese Johanna Sigurdardottir, convolata a giuste nozze nel 2010 con la compagna durante il suo mandato da premier dal 2009 al 2013.

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Nel 2017 Xavier si è presentato al fianco del marito anche in Vaticano, nel corso delle celebrazioni per il 60esimo anniversario del Trattato di Roma. 

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Il premier lussemburghese Xavier Bettel, al centro, suo marito Gauthier Destenay, a sinistra, e l'arcivescovo Georg Ganswein in Vaticano nel 2017. Ansa/Maurizio Brambatti

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