‘Ndrangheta, sciolta l’azienda sanitaria di Reggio Calabria, nominata una commissione straordinaria

«Il governo non fa un passo indietro e continua il suo impegno per cambiare radicalmente la sanità calabrese a dispetto di chi si avvantaggia di questa situazione», ha commentato la ministra della Salute Giulia Grillo

Un commissariamento per infiltrazioni mafiose. Il consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Parallelamente ha affidato la gestione provvisoria dell’Asp a una commissione straordinaria.


Intanto, nell’attesa del perfezionamento della procedura di scioglimento con la firma del presidente della Repubblica, ieri il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha disposto, con un proprio provvedimento, la sospensione dell’organo di direzione generale dell’Asp reggina.


I vertici dell’azienda sanitaria di Reggio Calabria furono già commissariati nei mesi scorsi dal precedente commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario calabrese, Massimo Scura, che poi si è nominato “soggetto attuatore” per la guida dell’azienda. Ora è arrivato lo scioglimento affidato a tre nuovi commissari: Giovanni Meloni, Maria Carolina Ippolito e Domenico Giordano.

«Il governo non fa un passo indietro e continua il suo impegno per cambiare radicalmente la sanità calabrese a dispetto di chi si avvantaggia di questa situazione», ha commentato la ministra della Salute Giulia Grillo in un tweet.

https://twitter.com/statuses/1105771838695706624

La ministra aveva già parlato la settimana scorso delle gravi condizioni della sanità calabrese registrate durante un tour tra diverse strutture sanitarie. «I problemi sono sotto gli occhi di tutti – aveva detto -. I cittadini onesti non lo meritano».

https://www.facebook.com/GiuliaGrilloM5S/videos/628182670937810/

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