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«McDonald’s pericolo per la salute pubblica»: la battaglia del labourista Watson

17 Marzo 2019 - 10:24 Redazione
McDonald's
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Il deputato inglese ha scritto una lettera all'amministratore delegato del fast food criticando la campagna pubblicitaria Monopoly: «Ha lo scopo di manipolare le famiglie e portarle a ordinare cibo spazzatura più frequentemente e in porzioni più grandi, nella debole speranza di vincere una vacanza, un'auto o un premio in denaro» 

McDonald’s lancia concorsi a premio e campagne pubblicitarie pericolose perché invogliano i bambini a mangiare junk food per ricevere in regalo giocattolini. È l’accusa mossa contro il colosso dei fast food da Tom Watson, deputato del partito labourista preoccupato dall’incessante diffondersi del problema dell’obesità infantile nel Regno Unito. Watson, con una lettera indirizzata direttamente all’amministratore delegato di McDonald’s Uk, Paul Pomroy, ha rimproverato la compagnia di aver lanciato una «strategia di marketing grottesca» che mette in pericolo la salute pubblica, chiedendo al gruppo di ritirare immediatamente la campagna Monopoly perché incoraggerebbe i clienti a mangiare più fast food in cambio di premi come patatine fritte, dessert e bevande gassate gratis.

Come riporta il Guardian, secondo Watson l’obesità infantile nel Regno Unito sta diventando un problema di difficile gestione e questo tipo di campagne comprometterebbero i piani pensati dal governo nel tentativo di arginare il diffondersi della patologia.Per Watson, le campagne di marketing di McDonald’s sarebbero deleterie soprattutto perché vengono diffuse proprio mentre il governo inglese sta cercando di approntare una strategia per evitare che in tv, online e sui social media vengano diffuse pubblicità di cibi grassi, pieni di zuccheri e sale.

«Il Regno Unito ha un problema di obesità – ha scritto Watson nella sua lettera – Quasi i due terzi degli adulti in Inghilterra sono in sovrappeso o obesi, mentre un quarto dei bambini sono in sovrappeso o obesi all’età di cinque anni, percentuale che raggiunge oltre il 30% entro la fine della scuola primaria», spiega il deputato. «In questo contesto, è sconvolgente vedere che, attraverso lo stratagemma di marketing Monopoly, la sua azienda incoraggi le persone a mangiare i cibi più malsani offrendo dolci zuccherati come ricompensa», accusa Watson.

«È inaccettabile che questa campagna abbia lo scopo di manipolare le famiglie e portarle a ordinare cibo spazzatura più frequentemente e in porzioni più grandi, nella debole speranza di vincere una vacanza, un’auto o un premio in denaro che molti altrimenti avrebbero difficoltà a potersi permettere», afferma il labourista. Watson ha inoltre rilevato che i bambini poveri sono i più colpiti dalla campagna perché una ricerca ha svelato che il 39% dei ristoranti McDonald’s sono nelle zone più povere del Regno Unito.

«È chiaro che il monopolio di McDonald’s è un pericolo per la salute pubblica. Le imprese hanno una responsabilità morale nei confronti dei loro clienti e, come società, abbiamo la responsabilità di salvaguardare la salute dei nostri figli. Vi sto chiedendo di ripensare con urgenza a questa strategia: McDonald’s deve smettere di giocare sulle speranze delle persone e dare priorità ai profitti sulla salute pubblica. Vi esorto a cancellare questa campagna di marketing», ha concluso Watson.

Un portavoce di McDonald’s, commentando la missiva del labourista, ha replicato: «La libertà di scelta del cliente è al centro di tutto ciò che facciamo, inclusa la nostra popolare promozione Monopoly. La campagna di quest’anno prevede che i clienti possano ricevere anche premi come sacchetti di carote, insalate o i prodotti della nostra gamma Big Flavour Wraps, e abbiamo rimosso l’incentivo a “mangiare menù più grandi”, fornendo lo stesso numero di etichette premio, e la possibilità di vincere con, un pasto medio, un pasto più grande. Le informazioni nutrizionali dei nostri prodotti, inoltre, sono chiaramente visualizzabili online, nella nostra app, nei nostri ristoranti e su tutte le confezioni e costantemente lavoriamo per perfezionare e riformulare il nostro menù per ridurre grassi saturi, sale e zucchero».

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