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Il Congresso delle Famiglie non ha il patrocinio della presidenza del Consiglio: rimosso il logo

21 Marzo 2019 - 21:59 Redazione
«Abbiamo ricevuto la diffida a utilizzare il logo di Palazzo Chigi», annunciano Brandi e Coghe, rispettivamente presidente e vicepresidente del XIII Congresso delle Famiglie, dopo che il premier Conte si è rivolto direttamente al ministro Fontana, chiedendo che «il riferimento alla Presidenza del Consiglio venga eliminato»

«Abbiamo ricevuto la diffida a utilizzare il logo di Palazzo Chigi»: lanotizia ufficiale arriva dopo giorni di polemica e di luci e ombre sul giallo del patrocinio della presidenza del Consiglio apposto sul manifesto delXIII Congresso delle Famiglieche si terrà a Verona, e che riuniràle associazioni anti-abortiste, anti-femministe e anti-divorzistedal 29 al 31 marzo. «Il cambio del logo è in corso»,hanno rassicurato gli organizzatori Antonio Brandi e Jacopo Coghe. «Siamo comunque orgogliosi di annunciare il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia», hanno infine comunicato i due.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella giornata del 21 marzo, era nuovamente intervenutosul caso del World Congress of Familiescon maggiore chiarezza, volta a dirimere i dubbi sulla posizione di Palazzo Chigi:il Congresso, promosso dall'associazione privata IOF (International Organization for the Family), non si sarebbe potuto fregiaredel patrocinio della presidenza del Consiglio, cosa che era stata suggerita dalla presenza del logo istituzionalesul sito dell'evento.

«È importante chiarire che alla mia attenzione e a quella dei miei uffici non è mai giunta alcuna richiesta di patrocinio da parte degli organizzatori dell’evento», ha scritto su Facebook il premier, «e che il patrocinio è stato concesso dal ministro per la Famiglia e la Disabilità, Lorenzo Fontana, di sua iniziativa, nell’ambito delle sue proprie prerogative, senza il mio personale coinvolgimento né quello collegiale del Governo».

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«Ho comunicato al Ministro Fontana la opportunità che il riferimento alla Presidenza del Consiglio sia eliminato e gli ho rappresentato le ragioni di questa scelta», ha continuato Conte nel post. «Rimarrà il patrocinio con esclusivo riferimento al Ministero della Famiglia e ovviamente ciascun esponente del Governo sarà libero di partecipare all’evento, esprimendo le proprie convinzioni sui vari temi che saranno oggetto di discussione».

Come era già stato chiarito nei giorni precedenti da Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia e vicepresidente dell'iniziativa, il logo governativo era stato posto sulla loro pagina perché il ministero della Famiglia non haportafoglio. «Per questo abbiamo usato il logo gerarchicamente superiore, – aveva detto – quello della presidenza del Consiglio».

A creare il giallo erano state voci provenienti dallo stesso ministero della Famiglia, che affermavano di non aver ricevuto nessuna revoca di patrocinio da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri. Dopo le dichiarazioni di Conte, dunque, i due piani sembrano definitivamente separati.

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