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Raimo vs Giarrusso: «Dalla tv alla politica, fa la qualunque». La ex Iena: «Sciatto e invidioso»

02 Aprile 2019 - 13:04 Chiara Piselli
Lo scrittore: «Parlamento, Regione, ministero, parlamento europeo: ma davvero basta così poco per fare la qualunque?». La ex Iena: «Mi chiedo quale tuo sentimento interno possa far nascere uno status sciatto, impreciso, vagamente triste e invidioso come questo»

Botta e risposta al veleno tra lo scrittore Christian Raimo e l’esponente M5s Dino Giarrusso. Oggetto di discussione, la carriera professionale della ex Iena, contraddistinta da cambi repentini di attività. Se si lancia una rapida occhiata al suo curriculum, si nota come, giunto alla soglia dei 45 anni, abbia collezionato una lunga serie di esperienze lavorative negli ambiti più disparati. Laureato in Scienze della comunicazione, Giarrusso tenta la strada dell’attore e del regista, del giornalista e dell’autore tv, per poi approdarenel 2014 a Le Ienedove ha fatto l’inviato per quattro anni, prima di darsi alla politica in quota Cinque Stelle.

E proprio questa è la parte su cui si sofferma la lente d’ingrandimento di Raimo, assessore alla Cultura del terzo municipio di Roma, che passa in rassegna tutte le esperienze politiche della ex Iena, da quella alla Regione Lazio a quella disegretario particolare del viceministro al Miur, dalla candidatura alle politiche a quella – attuale – alle europee del 26 maggio. Particolare accento di critica è stato poi posto sulle decine di ospitate televisive che, stando alle parole dello scrittore, Giarrusso avrebbe usato come mezzo per la strategia comunicativa personale, sottraendo così del tempo alla sua attività.

https://www.facebook.com/christian.raimo.7/posts/10156424877812831

Provocazioni che non potevano cadere nel vuoto. Non a caso non si è fatta attendere la replica di Giarrusso che al tag di Raimoha risposto neanche due ore più tardi, focalizzandosi su ogni punto proposto dallo scrittore, con un gusto del dettaglio racchiuso in 2043 parole. Un discorso che dunque non ha affatto lasciato indifferente l’esponente M5sche ha invitato più volte lo scrittore a «correggere le enormi e numerose bestialitàscritte».

La replica di Giarrusso

L’esponente M5spuntualizza, arricchendo di particolari, sulle ragioni che lo hanno portato ad abbandonare la carriera televisiva per intraprendere quella politica:«Credo che il M5s sia l’unica forza politica in grado di cambiare in meglio questo disgraziato paese».

Per raggiungere i traguardi cui sono arrivato con Le Iene ho faticato, sudato, mi sono sbattuto come un pazzo per 4 anni consecutivi senza fermarmi un millesimo di secondo, superando una concorrenza spietata (come è naturale che sia!) e una immane serie di ostacoli e difficoltà che dalla tua poltrona fai fatica anche solo ad immaginare, benché tu sia uno scrittore.

Dovresti ricordareche ho lasciato tutto quello che avevo raggiunto (con incalcolabile fatica) proprio nel mio momento di massimo successo, con tanto di proposte molto allettanti che mi venivano anche da altre reti televisive, e l’ho fatto per scegliere una candidatura dell’ultimo giorno (non ero candidato: ho tappato il buco di un ammiraglio che si è scoperto all’ultimo non fosse candidabile), in un seggio semplicemente impossibile come Monteverde che sapevo bene non mi avrebbe dato praticamente nessuna speranza di arrivare in parlamento.

Perché l’ho fatto, sapendo che lasciavo tutto ciò che avevo costruito sudando, per andare incontro alla sconfitta ed alla conseguente incertezza? Perché credo che il Movimento Cinque stelle sia l’unica forza politica in grado di cambiare in meglio questo disgraziato paese, e che sia infinitamente più concreto e trasparente degli inguardabili e/o inconcludenti partiti che ho seguito e votato per un ventennio buono, dal 1992 al 2012. […]

Mentre mi chiedo quale tuo sentimento interno possa far nascere uno status sciatto, impreciso, vagamente triste e invidioso come il tuo, mi ricordo che domattina dovrò andare in giro ad incontrare persone già dalle sei, dunque ti saluto.

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