I grattacieli americani uccidono quasi un miliardo di uccelli all’anno

Secondo un’analisi dei ricercatori di Oxford, basata su 23 studi, tra i 365 e i 988 milioni di uccelli muoiono schiantandosi sui grattacieli

Uno studio dei ricercatori di Oxford sulla moria di uccelli nelle zone urbane americane venne pubblicato su The Condor: Ornithological Applications nel 2014, ed è considerato ancora tristemente attuale. Secondo le stime del Guardian i numeri sono in aumento: un miliardo di uccelli muore schiantandosi in volo contro i vetri degli edifici. Quelli più pericolosi sono verosimilmente i grattacieli. Solo negli Stati Uniti possiamo ricordare il caso dell’estinzione della Colomba migratrice americana: secondo le cronache, i suoi stormi erano in grado di oscurare il cielo.


I grattacieli americani uccidono quasi un miliardo di uccelli all'anno foto 1Wikipedia | La Colomba migratrice americana si è estinta nel 1914 a causa nostra


Chicago è la città più mortale per gli uccelli

La città americana più pericolosa per gli uccelli si è rivelata essere Chicago, dove esiste persino un istituto che si occupa di monitorare le collisioni, il Chicago bird collision monitors, costituito da un team di volontari diretto da Annette Prince. Il periodo più critico è quello primaverile. A Chicago sono almeno 5 milioni gli esemplari appartenenti a 250 specie che dal Sudamerica migrano verso il Nord fino al Canada per raggiungere i luoghi di nidificazione. Molti di loro non arrivano a destinazione.

Ammirando lo skyline di Chicago non è difficile capire come mai rappresenti un rischio mortale per gli uccelli, che arrivano sfiancati dalle migrazioni e decimati dai predatori. Ma anche il fattore umano ha un impatto considerevole, come spiega Prince al Chicago Tribune:

La migrazione è un’impresa sbalorditiva della natura. È un processo straordinario che questi uccelli attraversano. Il fatto che sopravvivano è incredibile. Questi uccellini che pesano solo poche once e percorrono migliaia di chilometri con la loro stessa energia. Quindi, è una sfortuna che gli uccelli che troviamo qui in primavera abbiano fatto tutto il viaggio dal Sud America, quasi fino ai loro cimiteri nel Wisconsin, per finire contro una finestra.

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Petr Kratochvil | Lo skyline di Chicago è la maggiore minaccia per gli uccelli che migrano verso il Nordamerica

Stime e possibili soluzioni

Lo studio di Oxford riguardava stime ristrette tra il 2 e il 9% delle specie nordamericane, tenendo contro che in totale il loro numero si aggira tra i 10 e 20 miliardi di esemplari solo nel Nordamerica. La media per ogni edificio è di oltre due uccelli uccisi ogni anno. Stando alle statistiche, i grattacieli – per quanto rappresentino un fattore di mortalità totale più basso – hanno comunque registrato una media più alta.

I rapporti pubblicati più recentemente dal Cornell lab of ornithology, in special modo quello del primo aprile sull’impatto delle luci degli edifici, confermano le preoccupazioni dei ricercatori impegnati nello studio di questo problema. Visto che «repetita juvant» ci teniamo a citare anche il rapporto del marzo scorso riguardante gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, un altro fattore causato da noi.

Le soluzioni possibili non mancano: basterebbe adottare nuovi criteri di urbanizzazione che includano una riduzione della vegetazione vicino alle finestre, cosa che per altro potrebbe tornare utile con l’avvento della rete 5G che potrebbe essere intralciata da muri e alberi. Anche l’uso di finestre angolari e apposite reti potrebbe essere – nelle zone residenziali – una soluzione importante per prevenire le collisioni edilizie.

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