«I rom? Non sono uguali a noi». Formigli si dissocia: «Le tue parole fanno paura»

Le parole di Simone Vandalo, il ragazzo che insieme alla compagna Noemi ha occupato la casa assegnata a una famiglia di origine rom a Roma, a Piazzapulita su La7. E il pubblico applaude

«Alcuni rom sono italiani, ma “uguali a noi”non è il termine più giusto».A dire queste parole, nel corso della trasmissione Piazzapulita su La7, è stato Simone Vandalo, il giovane che insieme alla compagna, Noemi Fasciano, ha partecipato alle proteste di Casal Bruciato a Roma dopo che la stessa Noemi, mamma di un bimbo di pochi mesi, aveva occupato una casa popolare assegnata legittimamente a una famiglia di origine rom. Le proteste (nella foto in alto) hanno costretto la famiglia, legittima assegnataria dell’abitazione, ad andare via. «Hanno un’altra tipologia di vita rispetto allanostra, o almeno la maggior parte di loro», dice il ragazzo.«Di certo non possono vivere in una palazzina con persone anziane o invalide, che devono stare con la paura che gli entrino dentro casa». Il pubblico, a queste parole, applaude. Ilconduttore, Corrado Formigli, si dissocia: «L’applauso sul fatto che un rom non è uguale a noi anche se è cittadino italiano è qualcosa che a me fa paura», dice il giornalista: «Mi domando che cosa sta succedendo e quanto è pericoloso alimentare questo tipo di pensiero. Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali». «È una guerra voluta», dirà nel corso della puntata il sociologo Paolo Crepet: «Mettono povera gente contro povera gente. Come si fa a risolvere un problema di case se non si fanno altre case? Se ci sono 100 persone che hanno diritto ma un unico appartamento disponibile cosa volete che succeda… una rissa!».