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CasaPound: «I due accusati di stupro? Li abbiamo espulsi perché siamo un partito etico» – L’intervista

30 Aprile 2019 - 06:34 Redazione
Mauro Antonini, coordinatore della regione Lazio del partito di estrema destra, spiega a Open quali sono i provvedimenti presi per i militanti Francesco Chiricozzi e Marco Licci. Entrambi sono stati arrestati con l'accusa dei aver stuprato una donna di 36 anni

«Nun me sta bene che no». Mauro Antonini è il coordinatore della regione Lazio di CasaPound. Nelle scorse settimane il suo volto era diventato famoso per il dialogo con Simone, il ragazzo di Torre Maura che aveva contestato il partito di estrema destra davanti alle telecamere.

Open lo ha intervistato per il caso di stupro che vedeindagati Francesco Chiricozzi e Riccardo Lecci, due esponenti di CasaPound che secondo le accuse avrebbero violentato una donna di 36 anni.

Chiricozzi è anche consigliere comunale di Vallerano, cittadina di 2500 abitanti dove il partito di estrema destra ha ottenutoil 20% dei voti nelle ultime elezioni comunali.

Era già indagato per un presunto pestaggio a cui avrebbe partecipato insieme a Jacopo Polidori, un altro consigliere comunale di Vallerano sempre di CasaPound.

Antonini, spesso CasaPound ha condannato gli stupri quando sono commessi dai migranti. Qual è la vostra posizione sul caso di Viterbo?

«Noi siamo per condannare chiunque possa fare, o anche solo pensare di fare, una violenza su una donna, su un debole, su un indifeso o su una persona in condizioni di fragilità. Essere tacciati di stupro o di violenza è sempre un'infamia pesantissima che non si può far altro checondannare».

Cosa avete deciso di fare con iragazzi accusato di stupro?

«Sono stati espulsi tutti e due iragazzi che hanno questa accusa.È un provvedimento che ogni partito serio dovrebbe prendere. Il nostro èun partito sia serio che etico. Per non sapere néleggere néscrivere li abbiamo subito espulsi dal movimento. Quello che è consigliere naturalmente non farà più il consigliere, tantomeno per CasaPound».

C'erano mai state avvisaglie che questi soggetti potessero essere pericolosi?

«No, naturalmente non immaginavamo nulla».

Cambierete qualcosa nei vostri slogan?

«No, il nostro pensiero politico rimane ancora quello di sempre».

In copertina: Foto Ansa | Mauro Antoninidurante un comizio di CasaPound a Roma nel marzo 2018

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