Il sindaco di Rimini minacciato di morte per l’ordinanza sui vaccini obbligatori

Il 25 aprile aveva emanato un provvedimento per multare, da 25 a 500 euro, le famiglie che porteranno a scuola bambini non vaccinati. «Ho dato mandato ai miei legali di intervenire» spiega il primo cittadini Andrea Gnassi (Pd)

Non sono insulti e proteste, ma anche una minaccia di morte: da giorni il sindaco di Rimini Andrea Gnassi (Pd) riceve mail e commenti di questo tipo sui social network per avere emanato un’ordinanza comunale che prevede una multa per le famiglie che porteranno all’asilo nido o alla scuola dell’Infanzia i figli non vaccinati.


L’ordinanza, pubblicata il 25 aprile, disponeva «il divieto di accesso ai servizi educativi e alle scuole per l’infanzia comunali, privati e statali, dei minori i cui genitori non abbiano presentato la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie per legge», richiamandosi alla legge Lorenzin del 31 luglio 2017. In aggiunta, il sindaco ha previsto una multa da 25 euro a 500 euro per ogni giorno di frequenza a scuola dei bambini non vaccinati.


Il sindaco di Rimini minacciato di morte per l'ordinanza sui vaccini obbligatori foto 1

Andrea Gnassi, sindaco di Rimini. Foto di repertorio/Ansa

Nei giorni scorsi sono già state consegnate alle famiglie interessate gli inviti a mettersi in regola con i vaccini entro sette giorni. Poiscatterà la sanzione economica. Fra scuole dell'infanzia e asilo nido comunali, risulterebbero una ventina le posizioni ancora non regolari.

Per legge infatti, dal 12 marzo, chiunque non avesse presentato il certificato vaccinale (sono 10 i vaccini obbligatori) doveva essere sospeso con procedura immediata dalle attività scolastiche. Su questo c'era stato anche uno scontro politico tra il ministro della Salute GiuliaGrillo e quello dell'Interno Matteo Salvini.

«Ho dato mandato ai miei legali di intervenire», spiega il primo cittadino dopo la minaccia di morte apparsa sulla sua bacheca Facebook. E guardando le pagine pubbliche del sindaco di Rimini si possono trovare continuamente messaggi minatori come «sei peggio dei nazisti. Stai attentando alla salute pubblica».

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Ovviamente ci sono anche commenti di segno opposto. «Negli ultimi 10 giorni, da quando è uscita l'ordinanza, abbiamo e ho anche ricevuto centinaia e centinaia di inviti ad andare avanti in questa battaglia per la salute dei bambini e di tutti», sostiene il sindaco. A Gnassi è stata espressa vicinanza dai consiglieri regionali del suo partito.

Secondo i dati forniti dall’azienda sanitaria locale, a Rimini c’è una percentuale di copertura delle vaccinazioni che va dal 93,3% (per polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse e Hib) all’89,6% (per MPR – morbillo, parotite e rosolia).