Vaccini, centinaia di bambini espulsi dagli asili. Il ministro Grillo: «Obbligo vaccinale solo per il morbillo»

Ieri è stato l’ultimo giorno utile per presentare il certificato vaccinale. Da oggi, 12 marzo, i bambini fino a 6 anni che non sono in regola non potranno andare a scuola. Le situazioni più critiche in Emilia e Liguria

Lo dice la legge (Lorenzin): non si entra all'asilo senza essere vaccinati. Da oggi, 12 marzo, chiunque non abbia presentato il certificato vaccinale (sono 10 i vaccini obbligatori) verrà sospeso con procedura immediata dalle attività scolastiche. In Italia, secondo i dati delle Asl, sarebbero centinaia i bambini coinvolti: 600 a Modena, 350 a Cesena, 300 a Bologna, 37 in Veneto, 28 a Rimini, fino a 1.200 in Liguria.


L'esclusione solo per chi frequenta asili e scuole materne

L'esclusione sarà applicata, come anticipato in questi giorni, solo nei confronti dei bambini degli asili nido e delle scuole materne. Per gli studenti di elementari, medie e superiori (l'obbligo vaccinale riguarda i ragazzi fino ai 16 anni) sono previste solamente delle sanzioni per i genitori, anche fino a 500 euro.


In un post pubblicato ieri, 11 marzo, su Facebook, la ministra della Salute Giulia Grillo (M5s) ha scritto che l'obbligo vaccinale, previsto dalla legge 5 stelle, riguarderà soltanto il morbillo. «Con il nostro disegno di legge intendiamo superare l’obbligo delle 10 vaccinazioni», ha scritto Grillo, «mantenendo quello per il morbillo perché i dati dell'OMS e del Ministero ci confermano che è ancora necessario».

Sui vaccini io e il governo non faremo passi indietro.In questi mesi abbiamo smontato tutti gli attacchi arrivati dai…

Posted by Giulia Grillo on Monday, March 11, 2019

«Si tratta di un approccio intelligente e razionale. Stop a interventi lineari o a gamba tesa da parte della politica, le politiche vaccinali vanno calibrate e applicate in base alle esigenze e all'indirizzo dato dalla comunità scientifica».

La posizione del ministro

Secondo il ministro, l'obbligo vaccinale va introdotto solo se serve, «partendo dai dati sulle coperture raccolti dall'anagrafe vaccinale, o in base a eventuali epidemie». Secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero della Sanità, nel 2018 la copertura vaccinale relativa a varie infezioni è aumentata.

L'aumento più marcato riguarda proprio la prima dose di vaccinazione contro il morbillo, che in sei regioni supera la soglia minima raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità (95%). Tra le migliori ci sono l'Emilia Romagna (95,14%), oltre che il Lazio (97, 5%), la Lombardia (95,01%), il Piemonte (95,7%), la Toscana (95,6%) e l'Umbria (95,93%).

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