A Praga più di 250mila mila contro il premier Babis accusato di frode – Le foto e il video

di OPEN

Si tratta di una delle più grandi proteste dai tempi della Rivoluzione di Velluto: «Non stiamo facendo la rivoluzione, ma vogliamo riallacciarci al messaggio e ai valori dell’89»

Centinaia di migliaia di persone hanno manifestato a Praga oggi 23 giugno per chiedere le dimissioni del premier ceco Andrej Babis, accusato di frode, e a favore dell’indipendenza della giustizia. Secondo gli organizzatori, i dimostranti sarebbero stati più di 250 mila, e hanno sfilato con le bandiere dell’Ue, della Repubblica Ceca. Numerosi gli striscioni e i cartelli antigovernativi, contro Babis il presidente Milos Zeman.


ANSA | Cartellone ‘I see EU dotation’

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la recente sostituzione del ministro della Giustizia con un politico vicino al presidente Zeman, il giorno dopo che la polizia aveva chiesto l’incriminazione di Babis e altri per una presunta frode sui fondi europei. Oltre a essere nel mirino anche per il suo passato di agente della polizia comunista, Babis è stato accusato di conflitto di interessi.

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«Siamo venuti per difendere la democrazia, per esprimere il nostro dissenso nei confronti dell’establishment e tutta la nostra preoccupazione per il futuro», ha detto Benjamin Roll, uno degli organizzatori delle proteste. «Non stiamo facendo la rivoluzione, ma vogliamo riallacciarci al messaggio e ai valori dell’89».

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Quella di oggi è stata una delle più grandi proteste politiche contro il Governo dalla Rivoluzione di Velluto del 1989, il movimento non violento che portò alla caduta del governo comunista cecoslovacco.

ANSA | Mikulas Minar, leader del Million Moments for Democracy

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