Repubblica Ceca: vince ma non sfonda il partito euroscettico

Vittoria per il partito del primo ministro che delude però le previsioni dei sondaggi fermandosi a un 21%. Supera la soglia di sbarramento anche il nuovo partito dei Pirati che ottiene un 13.95%

Ore 6.49 – Da Praga viene confermato il successo del partito di centro destra ANO 2011.


Ore 3.55 – Si conferma la vittoria del partito del primo ministro
Andrej Babiš con 21.18%. Segue il Partito Democratico Civico che ottiene il 14.54% dei voti. Il gruppo anti-establishment dei Pirati Cechi si aggiudica un
13,95%.


Ore 3.09 – Su Twitter Sean Hanley, professore di storia e politica slava alla University College London, ha commentato i risultati negativi ottenuti da ANO 2011 che prende un mero 21% rispetto ai sondaggi che lo vedevano attorno al 30. Si fa invece più forte l’estrema destra di SPD, Libertà e Democrazia Diretta, che guadagna un 9%.

Ore 00.13 – Record negativo di voti per Il Partito Social Democratico Ceco di centro sinistra. Dopo il 14.2% alle scorse elezioni, il gruppo facente parte dell’alleanza dei Socialisti e Democratici all’Eurocamera segna un crollo vertiginoso con solo il 4% delle preferenze.

Ore 23.32 – Arrivano i primi risultati dalla Repubblica Ceca dove è in testa il partito ANO 2011 (L’Azione dei Cittadini Insoddisfatti) con il 21.2%. Segue l’OSD, Il Partito Democratico Civico, con 14.5% delle preferenze.

Ore 22:00 – Inizia il nostro live-blog sulle elezioni europee.

Dopo due anni di recessione economica nel 2012 e nel 2013, la Repubblica ceca ha registrato una buona crescita dal 2014 al 2018, con una media del 3,5% all’anno, superando la media UE del 2,1%.

Data la bassa affluenza di appena il 18% nelle elezioni del Parlamento europeo del 2014, la mancanza di interesse degli elettori potrebbe rivelarsi cruciale per qualsiasi partito politico. 

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