La sanità mafiosa, i Pokémon e il numero 286: la rivendicazione di Luigi Mangione e il complottismo
Luigi Mangione, accusato di aver ucciso il capo di UnitedHealthCare Brian Thompson a New York, ha scritto che il sistema di assicurazione sanitario degli Stati Uniti appartiene a «mafiosi diventati troppo potenti». Che sfruttano gli Stati Uniti «per accumulare immensi profitti». Mangione lo ha scritto nelle tre pagine del suo manifesto che secondo la responsabile della polizia di New York Jessica Tisch, «riflette sia il movente che il modo di pensare». Secondo lo studente malato di spondilolistesi l’America ha «il sistema sanitario più caro del mondo». E tuttavia il suo paese è «al 42esimo posto come aspettativa media di durata della vita». Intanto sul suo account X c’era l’immagine di una carta Pokémon, la 286esima della serie Pokédex. Ovvero l’esatto numero di tweet scritti da Mangione prima di commettere l’omicidio.
Il manifesto
Secondo esperti di intelligence della polizia è stato il risentimento di Mangione verso UnitedHealthCare e le altre società di assicurazione per la salute che lo hanno spinto a uccidere. Il ragazzo scrive che altri hanno gettato luce sulla «corruzione e l’avidità» di queste corporation. Ma lui è stato il primo a fronteggiarle «con tale brutale onestà». La polizia pensa che l’ispirazione di Mangione sia stato l’Unabomber Ted Kaczynski. «Colpisci il ceo all’annuale convention parassitica dei contabili ossessionati dai numeri. È mirato, preciso e non mette a rischio innocenti», è un passaggio del brogliaccio citato dal New York Times. Intanto a Manhattan sono spuntati poster in stile “wanted” con i volti di Ceo delle mutue private. Quello di Thompson aveva una X sulla faccia. Girerebbe in rete una «lista di bersagli» e la polizia ha avvertito le C-room di una aumentata minaccia a breve termine.
La sanità Usa
Mangione ha compiuto da poco 26 anni. Ovvero l’età in cui i ragazzi americani non sono più coperti dall’assicurazione dei genitori. È stato più o meno allora che ha tagliato i ponti con amici e famiglia. Possibile che sia stata la paura di futuri conti medici a far scattare la molla omicida alla luce dei dolori alla schiena di cui soffriva da tempo e per cui l’anno scorso si era fatto operare. Intanto però arriva anche il complottismo. Che si concentra sulle presunte tracce seminate da Mangione, scrive oggi Repubblica. Il numero del Pokémon corrisponde al versetto 28:6 della Bibbia, che recita: «Meglio il povero che cammina nella sua integrità che il perverso che cammina nella doppiezza ed è ricco». Anche su X Mangione aveva 286 follower. E ha voluto farsi arrestare a 286 miglia di distanza dal luogo dell’omicidio.
Il Pokémon vendicatore
Il 286esimo Pokémon si chiama Breloom, fungo dalle braccia elastiche. Negli appunti trovati nello zaino, il killer aveva almeno escluso l’uso di una bomba. «Cosa fai? Elimini l’amministratore delegato alla convention annuale dei parassiti contabili. È mirato, preciso e non mette a rischio innocenti». Il suo avvocato intanto si è opposto all’estradizione a New York: «Finora – sostiene non hanno mostrato una sola prova ».