Funerali Diabolik: trecento uomini delle forze dell’ordine e saluti romani durante l’arrivo del feretro

Una celebrazione, quella avvenuta all’esterno della chiesa, in puro stile da stadio con applausi e cori di incitamento

Un corteo funebre che si snodava dal Policlinico di Tor Vergata fino al santuario del Divino Amore è quello che si è radunato alle tre di questo pomeriggio, 21 agosto, a Roma per assistere alle esequie di Fabrizio Piscitelli, ex capo ultrà della Lazio. In chiesa sono arrivate circa cento persone scelte appositamente dalla famiglia dell’uomo che è stato ucciso con un colpo di pistola nel parco degli Acquedotti nella Capitale. Una celebrazione, quella avvenuta all’esterno della chiesa, in puro stile da stadio: applausi, cori di incitamento ma anche qualche saluto romano. Gli Irriducibili – celebre gruppo di ultras della Lazio- hanno atteso il feretro mostrando uno striscione con scritto: «È uno che per come lo conosco io andrebbe solo e a piedi al funerale suo». Gli omaggi resi dai tifosi sono numerosi, tra cui anche una bandiera su cui spiccano gli occhi del personaggio dei fumetti da cui Piscitelli ha ereditato il nome d’arte. L’immagine, poi, si ripete sulle magliette di alcune centinaia di persone che indossano anche la sciarpa della squadra bianco-celeste. Altri mostrano fieri la scritta Irriducibili, la stessa che campeggia sulla bara di Diabolik. Per i funerali, blindati, le forze dell’ordine dispiegate hanno raggiunto quota 300 uomini.


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