Il movimento spontaneo delle sardine è uscito dalla piscina bolognese: dopo la replica di Modena, un successo nonostante la pioggia battente e la polemica per il post di un’organizzatrice, i “banchi” di persone sono pronti a inondare le piazze di tutta Italia. Non ci sono proposte politiche specifiche a rendere omogenei i flash mob autonomi: la corrente comune è la contrapposizione all’avanzata del centrodestra e al leader che più la rappresenta in questo momento, Matteo Salvini.

Le sardine si stanno incontrando a ogni latitudine: Sorrento non si Lega, la Toscana non si Lega, è il sottotitolo più diffuso. Persino nella Lombardia, regione senza mare e senza tradizione rossa come l’Emilia-Romagna, è nato il gruppo di 6.000 sardine: «Non ci interessa il corpo a corpo con Salvini, ma il messaggio. E cioè che siamo stufi della politica dell’odio», si legge sul gruppo. «Non c’è ancora una data ufficiale, ma l’idea è quella di riempire piazza Duomo, a Milano: andremo tutti quanti a cantare Bella Ciao, come sardine che hanno smesso di essere mute. Senza nessuna sigla politica e senza parole di odio», dice a Open Fabio Cavallo di Rete italiana antifascista.
«Siamo tutti collegati tra di noi, ci stiamo sentendo con gli organizzatori di tutta Italia è la bellezza è che il popolo delle sardine non si appoggia a nessun partito – conclude Cavallo -, siamo liberi: è solo sano e forte civismo che si ribella al populismo di una parte politica». La Toscana non si Lega, evento lanciato su Facebook dall’alfiere della Repubblica Bernard Dika, tra partecipanti e persone interessate ha raggiunto la quota di 35.000 utenti: «La Toscana non abbocca e non scende in piazza contro qualcuno, ma per un’idea diversa di politica. Scendiamo in piazza non per un capo ma per una comunità. Per rivendicare i valori della nostra Costituzione».
«L’unica “difficoltà” sono le tantissime adesioni da gestire – racconta a Open Danilo Maglio, studente napoletano trapiantato a Firenze per studio e tra gli organizzatori del flash mob toscano – la sfida adesso è trovare una piazza che possa contenere tutte queste sardine. Stiamo parlando con le autorità per trovare uno spazio sicuro, siamo una marea». È difficile stare dietro a tutte le pagine Facebook che stanno nascendo in queste ore. Cittadini comuni le creano, in alcuni casi – come quello dell’Arcipelago delle Sardine in Puglia – gli amministratori locali danno una mano alla diffusione del messaggio: «Non vogliamo mettere il “cappello” su queste manifestazioni – chiarisce Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti -, il movimento delle sardine supera le divisioni che imbrigliano l’azione politica».
Molte comunità nascono online senza aver stabilito una data precisa per il flash mob: c’è una voglia di manifestare che insorge spontanea nelle varie comunità locali. Non si vedeva da tempo tanto attivismo politico. Per restare aggiornati sui prossimi appuntamenti, vi proponiamo l’elenco dei flash mob organizzati in sintonia con la pagina ufficiale 6.000 sardine, città per città.
- Bologna: 14 novembre;
- Modena: 17 novembre;
- Sorrento: 21 novembre;
- Palermo: 22 novembre;
- Reggio Emilia: 23 novembre;
- Perugia: 23 novembre;
- Fiorenzuola: 24 novembre;
- Marsala: 24 novembre;
- New York: 24 novembre;
- Rimini: 24 novembre;
- Parma: 25 novembre;
- Genova: 28 novembre;
- Piacenza: 28 novembre;
- Verona: 28 novembre;
- Mantova: 29 novembre;
- Amsterdam: 30 novembre;
- Cosenza: 30 novembre;
- Firenze: 30 novembre;
- Ferrara: 30 novembre;
- La Maddalena: 30 novembre;
- La Spezia: 30 novembre;
- Monfalcone: 30 novembre;
- Napoli: 30 novembre;
- Pesaro: 30 novembre;
- Rovigo: 30 novembre;
- Treviso: 30 novembre;
- Ascoli Piceno: 1 dicembre;
- Avellino: 1 dicembre;
- Benevento: 1 dicembre;
- Milano: 1 dicembre;
- Padova: 1 dicembre;
- Taranto: 1 dicembre;
- Savona: 4 dicembre;
- Cagliari: 5 dicembre;
- Siena: 6 dicembre;
- Trento: 6 dicembre;
- Bari: 7 dicembre;
- Foggia: 7 dicembre;
- Pescara: 7 dicembre;
- Vicenza: 7 dicembre;
- Torino: 10 dicembre,
- Dublino: 11 dicembre;
- Forlì: 12 dicembre;
- Roma: 14 dicembre;
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