Crisi libica, sempre peggio: rinviata sine die la visita dei ministri degli esteri europei

La missione dell’Ue a Tripoli era prevista per martedì 7 gennaio: era l’occasione dell’Ue di recuperare un ruolo centrale

Si era parlato di un rinvio subito dopo il bombardamento della scuola militare a sud della capitale libica. Ora però è ufficiale: salta la missione in Libia dei ministri degli esteri europei che si sarebbe dovuta tenere domani, 7 gennaio.


La missione era l’occasione per l’Europa di recuperare un ruolo centrale nella vicenda libica, l’altro fronte caldo oltre a quello in Iran e Iraq. Ma il ministero degli Affari esteri libico ha deciso di rinviare sine die la visita dei ministri degli esteri europei a causa “della situazione attuale” secondo quanto riporta una nota, come scrive The Libya Observer.


La missione dell’Ue a Tripoli era prevista per martedì 7 gennaio. Per l’Italia avrebbe dovuto partecipare il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Non crediamo che intervenire militarmente a favore dell’una o dell’altra parte possa contribuire alla stabilità. Oggi più che mai investiamo tutto il nostro capitale su una soluzione politica. Non ci sono altre strade per la pace», ha detto Giuseppe Conte in merito alla crisi libica sulle pagine di Repubblica.

Intanto le truppe turche sono in viaggio verso la Libia per sostenere il Governo di Fayez al-Serraj. Lo ha annunciato il presidente, Recep Tayyp Erdogan, a soli tre giorni dal via libera del Parlamento di Ankara all’invio.

«Andiamo a rafforzare la posizione di quello che è un governo legittimo che ci ha chiesto di intervenire. La nostra non è una spedizione di legionari. Il compito dei nostri soldati è il coordinamento. Lì svilupperanno il centro operativo», ha detto Erdogan.

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