Crisi in Libia, Di Maio in Egitto l’8 gennaio: il giorno prima missione Ue a Tripoli. La corsa contro il tempo della diplomazia europea

Due giorni di vertici cruciali per frenare l’escalation militare in Libia

Luigi Di Maio è stato invitato dal ministro degli Esteri egiziano Same Shoukry al Cairo l’8 gennaio per una riunione sulla Libia, secondo quanto riferiscono fonti della Farnesina. L’appuntamento potrebbe così aggiungersi a quello già ventilato nei giorni scorsi a Tripoli, quando Di Maio e i ministri degli esteri europei dovrebbero arrivare in Libia in una missione Ue concordata con il governo di Al-Serraj per «una soluzione alla crisi libica politica e non militare». I dettagli degli incontri però sarebbero ancora in fase di definizione.


Nella telefonata tra Di Maio e il collega egiziano, il ministro italiano ha ribadito: «L’attivo e comune impegno dell’Unione Europea in Libia per raggiungere una complessiva soluzione politica della crisi», mentre le truppe del generale Haftar continuano a tenere sotto assedio il centro di Tripoli e sono intanto attese le truppe turche, dopo il via libera di Ankara.


Di Maio ha sottolineato, inoltre, che «occorre moderazione per evitare un ulteriore deterioramento della situazione e riavviare il dialogo tra le parti», aggiungendo che «l’Italia sostiene fermamente il processo di Berlino, unica via per risolvere pacificamente la crisi ed evitare la destabilizzazione del Paese e altre sofferenze alla popolazione libica».

Shoukry ha colto l’occasione per invitare Di Maio alla riunione con i rappresentanti di Grecia, Cipro e Francia, prevista l’8 gennaio al Cairo, e tornare ad approfondire, a margine, gli sviluppi del dossier libico. Tra i temi al centro della conversazione tra i due ministri vi è stata anche la cooperazione nel settore energetico, che vede l’Italia attivamente impegnata per promuovere il dialogo tra tutti gli attori della regione.

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