Decreto Intercettazioni, la Camera conferma la fiducia. Polemiche nell’opposizione

304 voti favorevoli e 226 contrari. Solo un astenuto. Tante le polemiche che hanno accompagnato l’iter

Passa alla Camera la fiducia al governo sul decreto legge Intercettazioni con 304 voti favorevoli e 226 contrari. Soltanto un astenuto. Ma sono molte le polemiche che hanno accompagnato l’iter considerato troppo frettoloso da alcuni membri dell’opposizione che hanno visto cancellare gli emendamenti presentati.


Polemiche dalla Lega e da Forza Italia

L’ordine dei lavori è stato invertito infatti, per dare priorità al decreto legge coronavirus. «Che senso ha avuto, quindi chiudere alla discussione e all’approfondimento di una materia tanto complessa e difficile, che sarebbe dovuta essere affrontata con equilibrio e ponderazione?», si è chiesto il deputato della Lega Flavio di Muro durante la dichiarazione di voto in aula.


«Questo governo e il ministro Bonafede hanno abusato delle proprie prerogative portando un decreto legge, che di per sé avrebbe natura di urgenza, quando urgenza non c’è visto che la sua entrata in vigore è stata già differita di due mesi – ha aggiunto di Muro – Due mesi che però non serviranno neppure ad adeguare chi, nelle Procure e nelle sedi della Polizia giudiziaria, dovranno materialmente provvedere alla sua esecuzione».

Per il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, il decreto legge «consegna il paese ai pm». «Se finora erano un optional assolutamente straordinario, a causa di questo provvedimento i processi avranno le intercettazioni “di serie”», conclude Sisto.

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