Strage di Capaci, Mattarella: «Giovani siano fieri dell’esempio di Falcone e Borsellino» – Il video

Il Coronavirus blocca le manifestazioni pubbliche in ricordo di Falcone ma non la voglia dei ragazzi di dire “no” alla mafia. Intanto la “nave della Legalità” è stata trasformata in un ospedale galleggiante per i malati di Covid-19

Erano le 17.57 quando il giudice Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e ai suoi tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, sono stati fatti saltare in aria mentre attraversavano un tratto dell’autostrada A29. Era il 23 maggio 1992 e le immagini di quel brutale attentato mafioso, nei pressi di Capaci (Palermo), sconvolsero tutta l’Italia. Cosa Nostra si era voluta liberare di uno dei magistrati antimafia più temuti, un uomo con la schiena dritta. Un’uccisione fortemente voluta dal boss Salvatore Riina anche se poi fu Giovanni Brusca a coordinare i dettagli dell’attentato. Da quel giorno sono trascorsi 28 anni.


Un 23 maggio diverso

ANSA / MIKE PALAZZOTTO | Francesca Laura Morvillo e Giovanni Falcone

Oggi, per la prima volta, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus e del conseguente divieto di assembramenti, non si terranno manifestazioni pubbliche, non ci sarà la cerimonia nell’aula bunker dell’Ucciardone e non salperà la nave della Legalità. Ci sarà, invece, un flash mob, “Palermo chiama Italia”, organizzato dalla Fondazione Falcone: verranno sventolati lenzuoli bianchi per ricordare sia la strage di Capaci che quella di via D’Amelio (in cui perse la vita Paolo Borsellino e i suoi cinque agenti della scorta il 19 luglio 1992). “Il coraggio di ogni giorno” è il tema di questa edizione, dedicata inevitabilmente a chi si è distinto nel quotidiano anche e soprattutto in questi mesi di emergenza per il nostro Paese.


Il discorso di Mattarella

Alle 8.35 è cominciata la diretta dal Ministero dell’Istruzione: sono già state srotolate le gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle loro scorte. Pubblicato anche il video-messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

I due attentati del 1992 segnarono il punto più alto dell’assedio della mafia nei confronti dello Stato colpendo magistrati di grande prestigio e professionalità che, con coraggio e determinazione, gli avevano inferto colpi durissimi svelando nell’organizzazione legami e attività illecite. I mafiosi, nel progettare l’assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo, quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale non avevano previsto che l’insegnamento di Falcone e Borsellino, il loro esempio, i loro valori, sarebbero sopravvissuti rafforzandosi oltre la loro morte, diffondendosi e trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell’affetto delle tante persone oneste. La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell’ombra. Le figure di Falcone e Borsellino hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e legalità. I giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e Borsellino e ne sono divenuti i depositari, anche gli eredi. Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato. Cari ragazzi, il significato della vostra partecipazione in questa giornata è il passaggio a voi del loro testimone, siate fieri del loro esempio e ricordatelo sempre.

Nel corso della giornata interverranno la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, il capo della Polizia Franco Gabrielli. A seguire verrà depositata una corona, in memoria degli agenti uccisi da Cosa Nostra, alla Stele di Capaci: a farlo saranno Maria Falcone, sorella di Giovanni, e Tina Montinaro, moglie di Antonio. Alle 17.58, invece, è previsto il momento del silenzio sotto l’Albero Falcone e, in contemporanea, dal Giardino di Capaci. Quest’anno, per la prima volta, non ci sarà la partecipazione dei cittadini.

La nave della Legalità

Quest’anno, come dicevamo, non ci sarà il tradizionale viaggio da Civitavecchia a Palermo che ogni anno ospitava centinaia di studenti e docenti da tutta Italia. Ci sarà, invece, un collegamento dalla nave delle legalità per raccontare le storie delle scuole italiane che negli anni passati hanno partecipato a questo viaggio.

La nave Splendid della SNAV, che in questi anni ha accompagnato i ragazzi nella traversata del 23 maggio, è attraccata al porto di Genova dopo essere stata trasformata in un ospedale galleggiante per i malati di Covid-19.

Flash mob alle 18 con lenzuola bianchi

Il corteo per le vie del centro di Palermo, invece, sarà sostituito da un flash mob voluto dalla Fondazione Falcone che ha chiesto a gran voce di appendere un lenzuolo bianco sui balconi di casa, affacciandosi tutti insieme alle ore 18.

Sarà possibile seguire tutte le manifestazioni sui canali social del Ministero dell’Istruzione e della Fondazione Falcone oltre che sui canali Rai. Due i programmi dedicati da Ra 1: “Uno Mattina in Famiglia” dalle 7.45 e “Italia sì” dalle 16.40.

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