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Libia, The Independent: «Haftar truffato da mercenari occidentali per milioni di dollari»

Navi di pattuglia, elicotteri, hardware militari. Il generale della Cirenaica avrebbe chiuso contratti con uomini d'affari americani e britannici per poi essere raggirato. L'inchiesta della testata inglese

Che la diplomazia europea avesse fallito in Libia era chiaro già da mesi, da quando il premier Fayez al-Sarraj ha firmato un accordo con il presidente turco Erdogan che apriva di fatto le porte di Tripoli alle mire del Sultano. Con l’invio di mercenari siriani e il supporto al leader del governo di unità nazionale è riuscito a riprendere gran parte del Paese alle spese del suo rivale, il generale Khalifa Haftar. Ma oltre al danno, per l’uomo della Cirenaica è arrivata anche la beffa. Secondo un’inchiesta del The Independent diversi mercenari e uomini d’affari occidentali avrebbero truffato il comandante per decine di milioni di dollari nel corso di questi anni.

Mentre Haftar deve fare i conti con la sconfitta, probabilmente finale, a Tripoli, emergono dettagli su come il generale sia stato più volte raggirato. Un’indagine delle Nazioni Unite visionata dal quotidiano inglese evidenzia come una squadra di 20 mercenari, tra cui cinque britannici, 12 sudafricani, due australiani e un americano siano stati pagati 120 mila dollari a testa a giugno per creare una forza di attacco marittima. Al momento del loro atterraggio in Libia il gruppo è fuggito a Malta. Una rissa sarebbe scoppiata tra il gruppo di mercenari e Haftar dopo che una serie di hardware e servizi militari, acquistati per 80 milioni, è risultata avere un valore molto più basso: 30 milioni.

L’Onu ha inoltre scoperto come il generale avesse ricevuto in una delle consegne sei elicotteri militari mai richiesti per un valore di 14 milioni di dollari. Tra il 2016 e il 2017 inoltre Haftar avrebbe pagato un uomo d’affari americano per l’acquisto di una nave di pattuglia. Ma la consegna non è mai arrivata. L’uomo originario del Texas, ha riferito un dipendente di una società con sede negli Emirati Arabi coinvolto casualmente nello scambio, avrebbe ricevuto 6,5 milioni di dollari da Haftar.

E così mentre l’Europa rimane ai margini del conflitto e la Turchia dichiara la de facto vittoria in Libia, Haftar può solo raccogliere le macerie di questi anni. Tradito anche dagli “alleati” occidentali.

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