Il primo ministro indiano ha consigliato ai suoi cittadini di fare yoga per prevenire il Coronavirus

Modi, che è tra i più influenti promotori della pratica al mondo, ha parlato in un video messaggio su YouTube in vista dell’International Day of Yoga

Che il primo ministro indiano amasse lo Yoga non è certo una novità. Se esiste la giornata mondiale dedicata a questa pratica è proprio grazie alle insistenze di Narendra Modi nei confronti dell’Onu, la cui Assemblea Generale ne ha istituito la ricorrenza nel 2014. E proprio in occasione del 21 giugno, data dell’International Day of Yoga, Modi ha consigliato ai suoi cittadini di praticarlo per «rafforzare lo scudo immunitario contro il Coronavirus».


Di sicuro non sarà incisivo come il vaccino, né utile come il distanziamento fisico e l’igiene personale. Ma Modi – che è tra i maggiori promotori della pratica al mondo – ha sottolineato come «la sua benefica azione multidimensionale che agisce a livello mentale, fisico e psicologico», si riveli uno «strumento fondamentale nei momenti in cui ci è richiesto di affrontare sfide più impegnative del solito».


In un video messaggio pubblicato sul suo canale YouTube in occasione della ricorrenza, Modi ha comunque consigliato di farlo in famiglia – l’India è in lockdown “intermittente” dal 24 marzo – rispettando le distanze imposte dalle misure di prevenzione contro il Covid-19.

Secondo la mappa della Johns Hopking University, l’India è il quarto Paese al mondo per numero di contagi da Coronavirus – 395.048 in tutto e 12.948 morti. Solo tra il 18 e il 19 giugno si sono registrati circa 13.500 casi e il governo indiano sta faticando non poco a trovare un modo per gestire la pandemia nel Paese. A rendere particolarmente difficile il contenimento dei contagi è il sovraffollamento domestico negli slum – ma anche nelle città e sui trasporti pubblici – e l’impossibilità di fermare totalmente un’economia che per oltre l’80% è gestita in maniera informale.

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