La 18enne tornata positiva dopo il viaggio di maturità in Croazia: «Siamo stati superficiali. Ora ho paura per i miei genitori»


Andare in vacanza nell’estate della pandemia Coronavirus richiede massima attenzione. Come ha specificato di recente anche il capo della task force del Veneto, Andrea Crisanti. Ed è proprio in Veneto che è scoppiato un focolaio tra giovanissimi, al ritorno dal viaggio di maturità in Croazia sono risultati positivi in 8, su una comitiva di 13 persone. Tra i contagiati anche una 18enne che ha deciso di raccontare la sua esperienza. I giovani erano partiti con un pacchetto proposto da un’agenzia di Brescia. Ora più di 20 persone che hanno preso parte a quel viaggio sono in isolamento.
«Nessuno indossava la mascherina»
«La situazione sembrava così tranquilla, nessuno indossava la mascherina né gli animatori sul posto né il conducente del pullman che ci ha portato sull’isola di Pag. Ci siamo fatte condizionare», ha detto al Corriere della Sera.
I primi sintomi, poi la diagnosi
Ogni giorno andavano in spiaggia e la sera tutti in discoteca, a ballare all’aperto, senza mascherina. Poi il ritorno in Italia in pullman, i primi sintomi e la diagnosi. «Ho sentito mal di gola e avevo la febbre ma credevo fosse colpa dell’aria condizionata, non era la prima volta che mi succedeva. Poi è arrivato il mal di testa e la difficoltà a respirare. All’inizio non ho pensato subito al Covid, poi ho visto l’esito e mi sono sentita malissimo». A lei, adesso, «dispiace più per la sua famiglia e per gli amici visti al rientro»: si sente in colpa «per averli messi in questa situazione». Dovranno stare in isolamento per 14 giorni «e non potranno fare le vacanze».
«Riconosco la troppa leggerezza»
Lei, intanto, rimane nella sua camera, da sola, dove trascorre il tempo guardando serie tv e studiando per i test d’ingresso all’università. «Riconosco la troppa leggerezza. Da oggi in poi indosserò sempre la mascherina», conclude.
Foto in copertina di repertorio da Pixabay
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