Hong Kong, arrestato il miliardario Jimmy Lai: ha violato la legge sulla sicurezza nazionale

Per il proprietario di diversi giornali critici di Pechino le accuse sono di interferenza con forze straniere. La polizia ha eseguito in tutto sette arresti

Il magnate dell’editoria Jimmy Lai è stato arrestato questa mattina a Hong Kong con l’accusa di aver violato la nuova legge sulla sicurezza nazionale, approvata a maggio. La polizia ha riferito sulla sua pagina Facebook di aver eseguito in tutto 7 arresti, a carico di persone di età compresa tra i 39 e i 72 anni, in base all’accusa «di collusione con forze straniere e cospirazione per commettere frodi», parte di un’operazione su larga scala.


Lai è a capo di un impero dell’editoria sotto la holding Next Digital. E possiede l’Apple Daily, uno dei giornali pro democrazia più critico del governo di Hong Kong e del partito comunista cinese. L’attivista Eddie Chu-hoi Dick ha accusato il Partito Comunista Cinese di voler chiudere il giornale e ha detto che l’arresto di Lai è stato «il primo passo verso un blackout dei media di Hong Kong». Lai era anche tra le 25 persone accusate di aver partecipato a una veglia per il massacro di piazza Tienanmen il 4 giugno, vietata dalle autorità.


Foto copertina: EPA/VERNON YUEN

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